Pneumatici rigenerati in altri prodotti
Ecomondo (3-9 novembre), nella Piazza dell’Innovazione più di neonate aziende.
La Green Economy italiana innova continuamente e ingaggia creatività e risorse, producendo nuove start-up. Lo dimostra la partecipazione di oltre 70 tra start-up e scale-up a Ecomondo e Key Energy 2020 (alla fiera di Rimini di Italian Exhibition Group dal 3 al 6 novembre prossimi), di cui ben 12 fondate nel corso di quest’anno. Tutte insieme rappresenteranno il fulcro della “Innovation Square” allestita da IEG al centro del quartiere fieristico riminese – dove per le due manifestazioni saranno presenti 750 aziende – con la collaborazione di ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e con main partner ART-ER (Attrattività Ricerca Territorio), Società Consortile dell’Emilia-Romagna.
Scendendo nel dettaglio, sono 40 le start-up e scale-up che presidiano i settori chiave di Ecomondo, manifestazione leader per la green economy. Si occupano di bioeconomia, gestione del ciclo idrico integrato, tecnologie e macchinari per la gestione dei rifiuti, ma tra loro spiccano anche aziende impegnate nell’ecodesign e nell’agrifood. Altre operano nel settore della cosmesi, dei biofertilizzanti, del riciclo della plastica, del pellet, o del packaging innovativo. Start-up, oltre a creatività e innovazione, significa anche ricerca di capitali e investimenti. Per facilitare in questo senso la filiera, la Innovation Square allestita da IEG ha anche lo scopo di servire da piazza di mercato, oltre che da vetrina. Ci sono poi le scale-up, e cioè le star-tup già mature che hanno già raggiunto una raccolta o un fatturato di un milione di euro.
Per i comparti riguardanti Key Energy, la manifestazione incentrata sulle energie rinnovabili, sono 33 le start-up e scale-up. Oltre agli ormai classici settori dell’efficienza energetica, il digitale da circa un paio di anni affascina le start-up che immettono innovazione di prodotto nei sistemi di monitoraggio digitale. Compaiono anche le piattaforme di crowfunding per sostenere progetti di piantumazione di aree verdi o le app che indicano quanto il nostro stile di vita contribuisca all’impatto climatico. Mentre, tra le ex start-up che hanno consolidato il proprio mercato, spiccano i progetti di intelligenza artificiale per il riconoscimento dei prodotti e le istruzioni per smaltirli come rifiuti, secondo le direttive delle utilities della città in cui si vive.