Europa Verde Rimini si associa al grido di forte preoccupazione lanciato nelle ultime ore da tutte le parti sociali coinvolte nelle sorti del turismo, di fronte all’incertezza con cui si sta trattando la ripartenza del settore turistico dopo lo stop obbligato a causa della gravissima crisi sanitaria.
<< “Riteniamo sia necessario fare uno scatto deciso, servono in tempi rapidi indicazioni chiare sulle tempistiche e sulle modalità della ripartenza, consapevoli che il turismo è uno dei settori trainanti non solo dell’economia della nostra Provincia e della nostra Regione ma dell’intera economia Nazionale. Il turismo rappresenta il 13,2% del PIL (Prodotto interno lordo), pari ad un valore economico di 232,2 miliardi di euro e il 14,9% dell’occupazione totale, pari a 3,5 milioni di occupati (dati osservatorio turistico nazionale 2019).
Condividiamo largamente quanto fatto fino ad ora per contenere la virulenza del Covid19, tutte le azioni messe in atto per ridurre i rischi di contagio e le relative conseguenze sul sistema sanitario e sociale, ma ora la fase della “presa di coscienza del problema” si deve considerare conclusa, occorre necessariamente passare alla fase della graduale assunzione delle responsabilità, verso il ritorno alla vita e alla convivenza col virus in sicurezza.
Siamo convinti che il nostro sistema turistico sarà in grado di fare questo passo, cioè sarà pronto ad autoregolarsi per la sicurezza sia degli operatori sia dei clienti. Siamo consapevoli che affinchè questo avvenga, saranno inevitabili grandi cambiamenti nelle attività e nelle abitudini di ognuno di noi.
Cambiamenti quali rispetto delle distanze sociali, dell’uso di sistemi protettivi, di protocolli di sicurezza, modifica nelle relazioni, nel lavoro e negli spostamenti. Questi cambiamenti, a cui tutti dovremo adeguarci se non vogliamo rischiare scenari peggiori, creeranno difficoltà gestionali per tutti ed avranno sicuramente gravi conseguenze (incalcolabili al momento!) nei bilanci delle aziende che rischiano di avere gravissime conseguenze se non verranno stanziati da subito aiuti adeguati.
Il tema degli aiuti al settore turistico diventa quindi cruciale e, come Europa Verde Rimini, chiediamo che questa stagione di cambiamenti debba trasformarsi in una grande opportunità per ripartire ripensando ad un altro modello di turismo per la costa romagnola, dove la quantità, i numeri iperbolici, gli spazi pieni e congestionati si trasformino in qualità dello stile di vita, “dallo sballo al ballo appassionato” e che gli aiuti siano prevalentemente indirizzati a chi è disponibile ad una trasformazione vera. Sostenibilità, qualità, natura e benessere, diventano temi imprescindibili per gli operatori turistici di domani.
La pandemia ha distolto però l’attenzione da tutti i gravissimi problemi climatici e ambientali proprio nel momento in cui stavano diventando una priorità globale. E’ essenziale che le misure adottate per la ripartenza tengano conto di tutto ciò e che si
prenda la strada giusta, senza “scorciatoie”, perché il rischio è quello di uscire da una crisi ed entrare in una ancora più grossa, quella in cui gli eventi climatici diventeranno estremi e incontrollabili.
Serve un’offerta turistica nuova. Dunque: più spazi negli hotel, nelle spiagge, nei ristoranti, nei locali, nella città, più qualità ambientale, più verde, più aree pedonali e ciclabili, più sport, più cultura, più qualità dell’acqua del mare, più energia verde, più prodotti locali ed a km 0…. per un turismo veramente integrato tra costa ed entroterra.
Proponiamo un modello di turismo per “la salute ed il benessere” in un luogo che dovrà restare quello dell’accoglienza, del sorriso e del divertimento, della Cultura Romagnola e della tradizione marinara.
Siamo disponibili da subito a sederci a tavoli di lavoro con tutte le parti sociali, per dare il nostro contributo con idee ed esperienza. >>
<< “Riteniamo sia necessario fare uno scatto deciso, servono in tempi rapidi indicazioni chiare sulle tempistiche e sulle modalità della ripartenza, consapevoli che il turismo è uno dei settori trainanti non solo dell’economia della nostra Provincia e della nostra Regione ma dell’intera economia Nazionale. Il turismo rappresenta il 13,2% del PIL (Prodotto interno lordo), pari ad un valore economico di 232,2 miliardi di euro e il 14,9% dell’occupazione totale, pari a 3,5 milioni di occupati (dati osservatorio turistico nazionale 2019).
Condividiamo largamente quanto fatto fino ad ora per contenere la virulenza del Covid19, tutte le azioni messe in atto per ridurre i rischi di contagio e le relative conseguenze sul sistema sanitario e sociale, ma ora la fase della “presa di coscienza del problema” si deve considerare conclusa, occorre necessariamente passare alla fase della graduale assunzione delle responsabilità, verso il ritorno alla vita e alla convivenza col virus in sicurezza.
Siamo convinti che il nostro sistema turistico sarà in grado di fare questo passo, cioè sarà pronto ad autoregolarsi per la sicurezza sia degli operatori sia dei clienti. Siamo consapevoli che affinchè questo avvenga, saranno inevitabili grandi cambiamenti nelle attività e nelle abitudini di ognuno di noi.
Cambiamenti quali rispetto delle distanze sociali, dell’uso di sistemi protettivi, di protocolli di sicurezza, modifica nelle relazioni, nel lavoro e negli spostamenti. Questi cambiamenti, a cui tutti dovremo adeguarci se non vogliamo rischiare scenari peggiori, creeranno difficoltà gestionali per tutti ed avranno sicuramente gravi conseguenze (incalcolabili al momento!) nei bilanci delle aziende che rischiano di avere gravissime conseguenze se non verranno stanziati da subito aiuti adeguati.
Il tema degli aiuti al settore turistico diventa quindi cruciale e, come Europa Verde Rimini, chiediamo che questa stagione di cambiamenti debba trasformarsi in una grande opportunità per ripartire ripensando ad un altro modello di turismo per la costa romagnola, dove la quantità, i numeri iperbolici, gli spazi pieni e congestionati si trasformino in qualità dello stile di vita, “dallo sballo al ballo appassionato” e che gli aiuti siano prevalentemente indirizzati a chi è disponibile ad una trasformazione vera. Sostenibilità, qualità, natura e benessere, diventano temi imprescindibili per gli operatori turistici di domani.
La pandemia ha distolto però l’attenzione da tutti i gravissimi problemi climatici e ambientali proprio nel momento in cui stavano diventando una priorità globale. E’ essenziale che le misure adottate per la ripartenza tengano conto di tutto ciò e che si
prenda la strada giusta, senza “scorciatoie”, perché il rischio è quello di uscire da una crisi ed entrare in una ancora più grossa, quella in cui gli eventi climatici diventeranno estremi e incontrollabili.
Serve un’offerta turistica nuova. Dunque: più spazi negli hotel, nelle spiagge, nei ristoranti, nei locali, nella città, più qualità ambientale, più verde, più aree pedonali e ciclabili, più sport, più cultura, più qualità dell’acqua del mare, più energia verde, più prodotti locali ed a km 0…. per un turismo veramente integrato tra costa ed entroterra.
Proponiamo un modello di turismo per “la salute ed il benessere” in un luogo che dovrà restare quello dell’accoglienza, del sorriso e del divertimento, della Cultura Romagnola e della tradizione marinara.
Siamo disponibili da subito a sederci a tavoli di lavoro con tutte le parti sociali, per dare il nostro contributo con idee ed esperienza. >>