Fish n’ Ships: giocare a carte per salvare il mare
Venerdì 25 settembre a Trieste Next 2020, il festival della ricerca scientifica di Trieste, viene presentato il gioco Fish n’ Ships, ideato con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale OGS.Sulla scia del grande successo dei giochi di carte collaborativi, OGS, in collaborazione con White Cocal Press, specializzata in giochi da tavolo, ha ideato un modo divertente per far conoscere ai ragazzi l’ecosistema marino e sensibilizzarli alla gestione sostenibile delle sue risorse. Il gioco è pensato soprattutto per le scuole, e viene distribuito gratuitamente ad ogni scuola che ne faccia richiesta. Fish n’ Ships verrà presentato in anteprima nazionale a Trieste Next2020 “Science for the planet – 100 proposte per la vita che verrà”.
Come si gioca a Fish n Ships:
Le carte alla base del gioco riproducono trentasei specie del Mare Adriatico,divise in macrocategorie: produttori (vegetali), consumatori primari, consumatori secondari e consumatori terziari. Ciascun giocatore dovrà “costruire” il proprio mare una volta raggiunta una situazione di mare in equilibrio, ovvero in cui ci siano specie rappresentanti tutti i livelli trofici, il giocatore potrà cominciare a pescare nel proprio mare ma dovrà stare attento agli effetti. Togliere una specie infatti potrebbe intaccare l’equilibrio del proprio mare. Se questo si rompe, una specie sarà costretta a migrare nel mare di un giocatore vicino capace di sostenerla. Questo introduce il concetto dell’impatto della pesca non solo sulla specie pescata, ma su tutta la rete trofica, nonché delle migrazioni.
Le carte di pesca illustrano ben otto sistemi di pesca differenti, con le proprie specie bersaglio e con i propri effetti secondari su ambiente e altre specie. Alcuni strumenti di pesca, infatti, causano la perdita di determinate carte. Ad esempio, lo strascico di fondo causa il danneggiamento delle piante marine. Quindi, oltre a pescare la specie voluta, si perderà anche un produttore, con conseguente possibile danno per tutta la rete trofica. Nel gioco sono presenti poi carte particolari che riguardano importanti tematiche ambientali, inserite allo scopo di rendere varia l’esperienza ludica e di incrementare la possibilità di interazione con gli avversari. Alcune hanno un effetto positivo (Aree Marine Protette, Ripopolamento, Innovazione nella pesca, …), altre negativo (Riscaldamento climatico, eutrofizzazione, pesca di frodo, specie aliene …), affrontando diversi concetti di sostenibilità marina.
Fish ‘n Ships è stato realizzato da Diego Manna e Roberta Zucca di edizioni White Cocal Press (già produttori di giochi come Frico e Barkolana) per OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale nell’ambito del progetto FAIRSEA (Fisheries in the Adriatic Sea – a Shared Ecosystem Approach, e viene distribuito a scuole ed enti che ne fanno richiesta.