Il ministro Dario Franceschini (a destra)
Mostra Fellini, la visita del ministro Dario Franceschini insieme al presidente della Regione Lazio Zingaretti.
Ad accompagnarli a “Fellini 100. Genio Immortale” il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia e da Marco Bertozzi, curatore insieme ad Anna Villari. Dopo una lunga sosta al ‘cinemino’ anni Cinquanta che proietta no-stop i film ufficiali diretti da Fellini, il Ministro Franceschini e il Presidente Zingaretti hanno proseguito nel percorso, tra le sale dedicate agli attori di Fellini, fino a sfogliare il grande Libro dei sogni virtuale allestito al secondo piano. Tappa anche al “Fellini openlab” nel piano ammezzato, che ospita da oggi una mostra temporanea di foto di set del film La strada, curata da Claudio Balestracci. Franceschini e Zingaretti hanno poi posato per Enrico De Luigi, nello speciale set fotografico onirico e hanno ricevuto lo speciale scatto ricordo appena stampato. Sia il presidente Zingaretti sia il ministro si sono complimentati per la mostra, col Ministro Franceschini che ha anche ricordato un aneddoto su Amarcord: “Nel mio paese c’era un matto che gridava ‘Voglio una donna’ come in Amarcord, e al bar erano convinti che Tonino Guerra avesse preso ispirazione da lui. Allora mi hanno convinto a chiamare Tonino, che invece mi ha raccontato di aver letto quell’aneddoto su un giornale. Sono tornato al bar ma gli ho fatto credere che sì, Fellini si era ispirato al personaggio di Ferrara. Non me la sentivo di deluderli”. “Il 2020 – ha detto Franceschini- sarà l’anno di Fellini, di Rimini, del genio italiano nel mondo. È un’occasione straordinaria di far conoscere il nostro paese e per questo il governo sosterrà convintamente il comitato promotore e tutte le iniziative, come ha già sostenuto con entusiasmo la realizzazione del museo”.
Ad accompagnarli a “Fellini 100. Genio Immortale” il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia e da Marco Bertozzi, curatore insieme ad Anna Villari. Dopo una lunga sosta al ‘cinemino’ anni Cinquanta che proietta no-stop i film ufficiali diretti da Fellini, il Ministro Franceschini e il Presidente Zingaretti hanno proseguito nel percorso, tra le sale dedicate agli attori di Fellini, fino a sfogliare il grande Libro dei sogni virtuale allestito al secondo piano. Tappa anche al “Fellini openlab” nel piano ammezzato, che ospita da oggi una mostra temporanea di foto di set del film La strada, curata da Claudio Balestracci. Franceschini e Zingaretti hanno poi posato per Enrico De Luigi, nello speciale set fotografico onirico e hanno ricevuto lo speciale scatto ricordo appena stampato. Sia il presidente Zingaretti sia il ministro si sono complimentati per la mostra, col Ministro Franceschini che ha anche ricordato un aneddoto su Amarcord: “Nel mio paese c’era un matto che gridava ‘Voglio una donna’ come in Amarcord, e al bar erano convinti che Tonino Guerra avesse preso ispirazione da lui. Allora mi hanno convinto a chiamare Tonino, che invece mi ha raccontato di aver letto quell’aneddoto su un giornale. Sono tornato al bar ma gli ho fatto credere che sì, Fellini si era ispirato al personaggio di Ferrara. Non me la sentivo di deluderli”. “Il 2020 – ha detto Franceschini- sarà l’anno di Fellini, di Rimini, del genio italiano nel mondo. È un’occasione straordinaria di far conoscere il nostro paese e per questo il governo sosterrà convintamente il comitato promotore e tutte le iniziative, come ha già sostenuto con entusiasmo la realizzazione del museo”.