• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
mercoledì, Maggio 28, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Rimini. Zanzini: “Turismo, commercio e moda sono al collasso. Le soluzioni sono deludenti”

Redazione di Redazione
20 Aprile 2020
in Economia, Rimini
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
A A

Gianmaria Zanzini, vicepresidente di Federmoda-Confcommercio Emilia Romagna

 

 

 

Giammaria Zanzini, referente provinciale e vicepresidente di Federmoda-Confcommercio Emilia Romagna: “Turismo, commercio e moda sono al collasso. Il nostro settore per ogni mese di chiusura perde un miliardo di euro. Parole e decreti ormai non si contano, ma le soluzioni sono deludenti, colme di burocrazia e di insidie. Nemmeno le banche stanno dando risposte”.


“Sono tante le parole spese e i decreti firmati, eppure i problemi per traghettare le attività fuori dalle secche della pandemia sono ancora insormontabili. Tutto il commercio, fatta eccezione per gli alimentari, tutte le attività legate al turismo e tutta la filiera della moda sono al collasso – spiega Giammaria Zanzini, rappresentante provinciale e vicepresidente di Federmoda-Confcommercio dell’Emilia Romagna -. Sento ogni giorno i commercianti del settore abbigliamento, accessori, pelletteria e calzature, che chiusi da oltre un mese e non riescono a fare fronte agli impegni. Per il nostro settore in un mese di lockdown è stata calcolata la perdita di un miliardo di euro. Siamo delusi e arrabbiati per gli interventi di sostegno previsti, che in realtà non sostengono nulla. Siamo delusi e arrabbiati perché il nostro governo pensa di aiutarci facendoci fare altri debiti, senza misure a fondo perduto e senza la cancellazione delle imposte, dunque sbagliando l’approccio al problema. Ci manca la liquidità per pagare fornitori, utenze, affitti e anche per le tasse, che sono state solamente fatte slittare di un paio di mesi. I 600 euro di indennità per le partite iva? Di certo per chi gestisce attività nel nostro settore, valgono meno di un palliativo. Nonostante i chiarimenti richiesti, ancora non si capisce se come commercianti possiamo sospendere i versamenti tributari e contributivi secondo l’Art. 61 del DL Cura Italia. Chiediamo alle amministrazioni locali, che ringraziamo per il grande lavoro di centinaia di sindaci, di annullare per quest’anno tutte le tasse territoriali a chi non può pagarle. Sarà poi lo Stato con la sua garanzia a aprire linee di credito per i Comuni, anche perché se il commercio scompare o si dimezza, di entrate fiscali non se ne parlerà per un bel pezzo.
Al disastro di questo periodo, prima sanitario e poi anche economico (Bankitalia stima per ogni mese di lockdown la perdita di 2 punti percentuali di Pil, sostanzialmente 36 miliardi di Euro), si aggiungono  i problemi con gli istituti di credito, demandati dal governo a concedere i prestiti secondo il DL Liquidità, a cui invece oggi più che mai è richiesto un intervento massiccio a favore delle imprese.
Chi in questi giorni contatta le banche ascolta sempre le stesse risposte, ovvero che ancora non ci sono indicazioni su come erogare i finanziamenti, che mancano i chiarimenti e che non resta altro che riprovare più avanti. Se poi, nonostante la delusione, si va nelle pieghe del provvedimento, si capisce bene che le imprese che hanno già un’alta esposizione con le banche o non hanno un adeguato merito creditizio, non potranno accedere al credito nemmeno nella forma dei famosi 25.000 euro garantiti interamente dallo Stato. Che poi 25.000 non sono perché la cifra massima erogabile resta comunque il 25% del fatturato. Il modulo di richiesta poi è stracolmo di insidie, a cominciare dalla piena responsabilità del richiedente sui rimborsi, per passare all’eventuale pagamento di spese e sanzioni se il Fondo di Garanzia non dovesse dare parere positivo. Ma questi soldi secondo il governo non erano smarcati dalle procedure del Fondo di Garanzia? Burocrazia su burocrazia e il rientro nel breve periodo sono le risposte avute, mentre i commercianti e tutte le micro e piccole imprese hanno bisogno di velocità e chiarezza. E vogliamo parlare dei tassi di interesse richiesti? Non certo tasso zero o poco più come annunciato, ma tassi che arrivano a sfiorare il 2%, insomma quelli di un normale finanziamento aziendale. Abbiamo fortemente chiesto la sospensione dei titoli di credito in essere, ma anche su questo non siamo stati ascoltati.
Non possiamo accontentarci di tutto questo. Il nostro settore, lo ricordo, conta 115.000 punti vendita e dà lavoro a 313.000 persone in Italia. Un settore costituito per lo più da imprese di piccole dimensioni che già da tempo lottano per resistere mettendocela tutta. Basti pensare che negli ultimi otto anni abbiamo perso abbiamo perso 60.706 imprese, a fronte di sole 26.000 nuove aperture. Adesso questo. Certo nessuno poteva prevederlo. Ora però è a rischio il posto per 30.000 lavoratori con un effetto domino su tutta la filiera.
Basterebbero questi numeri, senza aggiungerci la valenza sociale dei negozi di vicinato, per capire che la risposta non può essere l’accensione di altri debiti, sempre che ci si riesca. Perché i debiti poi dovranno essere ripagati a breve termine e mi domando come faremo, visto che, anche con tutto il nostro impegno, servirà tempo prima per riaprire, poi per fare riabituare le persone a entrare nei nostri negozi. Occorrono altri strumenti che il Governo e le parti sociali insieme devono trovare. Non è possibile pensare sempre che ad essere salvato debba essere il grande gruppo: si deve fare di tutto per salvare tutte le imprese, anche le nostre, che sono alla base del tessuto economico e sociale del Paese”.

Articolo precedente

Rimini. Caritas, cercasi vestiti per il dopo doccia

Articolo seguente

Provincia di Rimini. Coronavirus: 28 positivi in più (totale 1.846). Decessi: 5

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Eventi

Rimini eventi. Il cartellone del lungo fine settimana del 2 giugno

26 Maggio 2025
Eventi

Rimini. Palazzo Buonadrata, presentazione del libro “Amarcord e la Mille Miglia La leggendaria corsa nella Rimini di Fellini” il 30 maggio

24 Maggio 2025
Attualità

Rimini. Croatti: “Fermare la criminalità organizzata”

24 Maggio 2025
Cecilia Bartoli
Cultura

Rimini. 76^ Sagra Malatestiana, ospiti grandi musicisti internazionali. Torna Cecilia Bartoli

23 Maggio 2025
Rimini, Porta Galliana
Eventi

Rimini. Percorsi medievali, misteriosi, sotterranei: le proposte culturali del fine settimana per scoprire la città dal 23 al 25 maggio

23 Maggio 2025
Andrea Gnassi
Focus

Rimini. Gnassi: “Troppe sforbiciate dalla Meloni. Taglio di 4,6 milioni di euro alle strade provinciali””

22 Maggio 2025
Monica Centanni
Eventi

Rimini. Monica Centanni racconta il pensiero di Gemisto Pletone nel Tempio Malatestiano il 23 maggio

22 Maggio 2025
Ambiente

Verdi Emilia-Romagna: “Caccia: il governo Meloni minaccia la natura. L’Emilia Romagna tra le regioni più a rischio””

22 Maggio 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente
Rimini, l'ospedale

Provincia di Rimini. Coronavirus: 28 positivi in più (totale 1.846). Decessi: 5

Rimini, l'ospedale

Rimini. Coronavirus, a medici e infermieri più soldi in busta paga

Rimini. Ieg (Rimini e Vicenza Fiere), attenta ai mercati al tempo della crisi

Rimini. Pecci, Lega: "Parco Mare Nord, ecco perché abbiamo votato no"

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Biden, un tumore terminale e la prevenzione 27 Maggio 2025
  • Granchio blu, dalla Regione Emilia Romagna un milione di euro per il contenimento 26 Maggio 2025
  • Trenta musicisti, un palco e la musica dagli anni ’60 ad oggi, sabato arriva l’esplosione di Rotation stage 26 Maggio 2025
  • San Giovanni in Marignano – Saludecio. Maggio, mese della Madonna: le cellette votive 26 Maggio 2025
  • Misano Adriatico. Filosofia: “Mi sentivo responsabile della Bellezza del Mondo” con Galimberti e Bianchi 26 Maggio 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-