Concluso il risanamento conservativo della chiesa della Madonna della Grazia in Agello, già acquisita al patrimonio storico-architettonico del Comune e destinata a divenire “Casa di Valle” dell’offerta enogastronomica.
Le opere strutturali – concentratesi nel cingere la sommità delle murature in corrispondenza del tetto (attraverso un sistema reticolare di catene adatte a contenere una possibile attività sismica); nella bonifica di alcune murature mediante la tecnica del cuci-scuci; nella realizzazione di un’impermeabilizzazione della copertura (tramite la sostituzione delle tegole marsigliesi con coppi); nella sostituzione di discendenti e grondaie e nel risanamento dell’intonaco e nella tinteggiatura interna con pulizia generale, sono arrivate a completamento ulteriormente arricchite da un interessante fuori programma: l’intervento necessario ad evidenziare una ‘piccola scoperta archeologica’. Un ritrovamento che ha interessato la porzione di terreno antistante l’edificio e più nello specifico l’area del sagrato.
I lavori di manutenzione straordinaria hanno messo in luce una pavimentazione esterna in ciottoli di fiume risalente alla metà del Novecento. Concepita con pianta a croce delle dimensioni di 7,20 metri di lunghezza e circa 2 metri di larghezza, occupava originariamente una superficie di quasi 20 metri quadrati.
Per agire sulla tessitura, piuttosto eterogenea e frastagliata, ottenuta attraverso la posa di pietre di varie dimensioni con anche l’aggiunta di mattoni rossi sistemati in tempi successivi, si è proceduto mediante uno scavo dedicato allo scopo di far emergere e valutare in toto il manufatto.
Vista la discontinuità degli elementi impiegati, l’opzione scelta è stata quella di eliminare le sporgenze presenti, migliorando l’impatto delle opere sia sotto il profilo della sicurezza sia dal punto di vista dell’estetica complessiva.
L’ultimo intervento è risultato conseguente al confronto avviato con la Soprintendenza ai Beni Culturali, il cui assenso ha permesso di conservare la pavimentazione mantenendone conformazione e materiali.
La chiesa della Madonna della Grazia nel 2018 è entrata a far parte – assieme alla Torre del Borgo (La Buona Torre), ex macello dalle mura d’epoca malatestiana situato nel Centro Storico – della rete “Case di Valle” della Valconca.