• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
venerdì, Maggio 16, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
[adning id="56557"]
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
[adning id="56557"]
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Caso Shell: cambiamenti climatici contro i diritti umani

Redazione di Redazione
24 Giugno 2021
in Economia
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

 

Tratto da lavoce.info

DI NATALIA BAGNATO, Avvocato, assiste società clienti, italiane ed estere, in relazione a tematiche di diritto commerciale e societario, contratti d’impresa, commercio con l’estero, assicurazioni e si occupa di compliance in tema di sostenibilità, in relazione a Sustainable Development Goals (SDGs) e criteri ESG (Environmental, Social, Governance). È membro del Consiglio di Amministrazione di Environmental, Social, Governance, Reputation S.r.l. Società Benefit.

Dagli ambientalisti è stata definita una sentenza storica: una corte olandese ha imposto a Shell di adeguare le sue politiche aziendali all’Accordo di Parigi sul clima. Perché la protezione dai cambiamenti climatici rientra fra i diritti umani.

Il caso

Con la sentenza del 26 maggio 2021, la Corte distrettuale dell’Aja ha ordinato alla Royal Dutch Shell Plc di ridurre le emissioni di CO2 del 45 per cento entro il 2030 rispetto al 2019. Si impone, quindi, alla Shell, e anche tramite le società del gruppo, di allineare, concretamente e senza condizioni, la politica aziendale agli Accordi di Parigi sul cambiamento climatico.

La sentenza – definita da ambientalisti, giornalisti e giuristi come “epocale”, “storica” – è stata emessa all’esito di un giudizio, incardinato nel 2019, da Milieudefensie, filiale olandese di Friends of the Earth, cui si sono associate altre sette organizzazioni, oltre che ben 17.379 cittadini olandesi.

Le argomentazioni della Corte destano particolare interesse, sia sotto un profilo strettamente giuridico, che sotto un profilo Esg (Environmental, Social and Governance).

Il ruolo delle organizzazioni internazionali

La novità sottesa alla pronuncia è che la protezione contro gli effetti del cambiamento climatico diventa un “diritto umano”. Come ribadito dallo Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui diritti umani nel 2019, “è ormai comunemente riconosciuto che le norme sui diritti umani si applichino all’intero spettro delle questioni ambientali, compresi i cambiamenti climatici”.

L’interesse giuridico passibile di protezione e tutela non è tanto l’ambiente in sé, quanto le ripercussioni che il danno ambientale riverbera sulla collettività. La Corte si sofferma sul punto elencando, sulla base dei report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), i principali effetti negativi del cambiamento climatico per la popolazione olandese e, in particolare, per la zona del Wadden Sea (maggiormente esposta al rischio di inondazioni). Il quadro che emerge vede il cambiamento climatico come un potenziale fattore di rischio per la collettività in virtù del nesso tra il danno ambientale e le ripercussioni su diritti umani quali il diritto alla salute, a un ambiente sano e salubre e a una vita dignitosa.

Proprio sulla base di tali considerazioni, la Corte ha riscontrato la violazione da parte di Royal Dutch Shell Plc dell’articolo 162 del codice civile olandese, che dispone l’obbligo di porre rimedio ad “atti od omissioni che violino le regole non scritte di corretta condotta sociale” imponendo un generale “duty of care” (dovere di diligenza) anche per le persone giuridiche. La Corte, nel valutare la condotta di Royal Dutch Shell Plc, ha preso come riferimento i Principi guida delle Nazioni Unite (Unpg) quale strumento autorevole di “soft law” che stabilisce le responsabilità degli Stati e delle organizzazioni private in relazione ai diritti umani. La Corte ha valutato il rispetto dello “standard of care” considerando: le emissioni di CO2 del gruppo Shell, gli impatti di tali emissioni sul diritto alla vita e sul diritto alla vita privata e familiare dei residenti olandesi e degli abitanti della regione di Wadden, i Principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani, la domanda di energia, i possibili interventi per prevenire cambiamenti climatici, i percorsi di riduzione delle emissioni e la relativa onerosità per il gruppo Shell.

È stata quindi sancita l’inadeguatezza delle politiche adottate dalla società olandese in tema di emissioni di CO2, sulla base di evidenze scientifiche e standard internazionali. La Royal Dutch Shell Plc riteneva e affermava la natura prettamente politica di tali valutazioni e la non competenza del potere giudiziario, di conseguenza ha già preannunciato che proporrà appello di fronte alle autorità competenti.

Il dibattito rimane aperto e solo il tempo conferirà il carattere di “unicità” e “storicità” ai principi enunciati nella sentenza; principi che, ove confermati, ben potrebbero impattare su imprese operanti anche in altri settori, sancendo un loro generale obbligo in merito alla tutela del diritto alla salute. Certo è che la pronuncia si allinea al contesto normativo e giurisprudenziale attuale che pone i temi Esg al centro della strategia delle imprese.

Il “caso Shell” è un esempio di come i principi e gli standard di sostenibilità, internazionalmente riconosciuti (si pensi ai Sustainable Development Goals, all’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, o ancora ai Principi guida dell’Onu e alle Linee guida Ocse per le imprese multinazionali), pur essendo privi di efficacia vincolante diretta, possano avere una rilevanza giuridica tale da imporre alle imprese azioni concrete da ricomprendere nelle politiche societarie.

Lavoce è di tutti: sostienila
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molte altre testate, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

SOSTIENI LAVOCE

Articolo precedente

Provincia di Rimini. Covid: 2 nuovi positivi (36.257 il totale). Terapia intensiva: 2. Decessi: nessuno

Articolo seguente

Verucchio. Giunta, Eleonora Urbinati si dimette

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Vignetta di Cecco
Economia

Dalla Fed una lezione di indipendenza

16 Maggio 2025
Economia

Rimini. Assemblea generale di RivieraBanca: la conferma del presidente Fausto Caldari garantisce continuità. In dono ai Soci il libro “Una storia di Persone”

15 Maggio 2025
Economia

Come si elegge un Papa 3.0*

14 Maggio 2025
Cattolica

Cattolica-Gabicce Mare. Gran Fondo degli Squali, modello del fare turismo… i 10 anni e 10mila presenze

11 Maggio 2025
Daniela Angelini
Economia

Riccione. Il sindaco Angelini: “Rimini Fiera-Palas, nella massima trasparenza”

30 Aprile 2025
Economia

Santarcangelo di Romagna presenta il suo brand di destinazione turistica e il calendario eventi 2025 il 9 maggio

24 Aprile 2025
Mirco Bastianelli
Economia

Pesaro. Ketobar, sbarco pesarese per Marco Bastianelli

21 Aprile 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quella diffusa sensazione di fragilità economica

20 Aprile 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Verucchio. Giunta, Eleonora Urbinati si dimette

Rimini. Unitalsi, nuovo pulmino

Gradara. "Prima della sera", eventi il mercoledì e venerdì... Si parte con AperiDante

Riccione. Comune, presentato il logo del centenario

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Cattolica. Silvio Di Giovanni presenta nuovo libro allo Snaporaz il 17 maggio alle 16.30 16 Maggio 2025
  • Dalla Fed una lezione di indipendenza 16 Maggio 2025
  • Cattolica. Mystfest 2025, presentato al Salone del Libro di Torino 16 Maggio 2025
  • Cattolica. Primo evento per il MoLab Running Club, 50 atleti a lezione di corsa 16 Maggio 2025
  • Green Festival, San Marino esporta cultura ambientale a Pesaro… Mostra sulla lotta alle plastiche in mare 16 Maggio 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-