• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Settembre 18, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Chi comanda in pandemia

Redazione di Redazione
3 Marzo 2021
in Economia
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Tratto da lavoce.info

di Massimo Bordignon, professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l’università Cattolica di Milano
e Gilberto Turati, professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

La Corte costituzionale ha definitivamente chiarito che la gestione delle politiche contro le epidemie spetta allo stato. Diventa così pretestuoso tutto il dibattito sul Titolo V. Ma va costruito un più corretto rapporto istituzionale centro-periferia.

Una gerarchia ben chiara

La sentenza della Corte costituzionale in merito alla legge regionale 11/2020 della Regione autonoma Valle d’Aosta chiarisce definitivamente una questione fondamentale, come sottolineato anche da autorevoli giuristi. La legge della Val d’Aosta imponeva misure di contrasto all’epidemia di Covid-19 differenti da quelle previste dalla normativa statale. La sentenza della Consulta stabilisce invece che la gestione delle politiche per affrontare la pandemia rientra nella materia “profilassi internazionale” e non in quella della “tutela della salute”. Questo significa che, in base all’articolo 117 della Costituzione, si tratta di una materia di competenza esclusiva dello stato centrale e non di una materia di legislazione concorrente tra stato e regioni. In soldoni, nel campo delle politiche di contrasto alle epidemie, lo stato comanda e le regioni ubbidiscono. O almeno così dovrebbe essere sulla base della distribuzione delle competenze come definite dalla Costituzione.

La conclusione della Corte costituzionale non sorprende alla luce della lettura del Piano pandemico nazionale, dove questa gerarchia è ovvia e reiterata; tant’è che lo avevamo notato anche noi, che giuristi non siamo, in articoli precedenti.

Una scelta politica

La sentenza della Corte costituzionale ha una serie di implicazioni importanti, sia per l’interpretazione del recente passato che per il futuro. In primo luogo, tutto il dibattito che si è scatenato in questi mesi di pandemia sul Titolo V, cioè sulla riforma costituzionale che nel 2001 ha dato maggiori competenze legislative alle regioni, è fuorviante. Ci possono essere naturalmente altre ragioni per decidere di rivedere il Titolo V; ma non si può attribuire a quest’ultimo la gestione conflittuale della pandemia tra stato e regioni. Le norme ci sono e sono chiare; e avrebbero consentito una gestione più unitaria degli interventi contro il Covid fin dall’inizio (dalla ri-organizzazione degli ospedali fino alla somministrazione dei vaccini); gestione unitaria che invece è largamente mancata.

Pare anche difficile sostenere che il governo non abbia seguito questa strada perché mancava di competenze giuridiche appropriate; se c’è una cosa che non manca alla burocrazia italiana, deficitaria in tanti altri campi, sono proprio i buoni giuristi. Perché allora il governo ha preferito seguire una strada diversa? La ragione è probabilmente politica. Un governo debole, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra, non se l’è sentita di andare allo scontro con regioni in larga parte sotto il controllo del centro-destra, oltretutto con presidenti fortemente legittimati dall’elezione diretta. Ha preferito dunque cercare la strada della “collaborazione istituzionale” che, tra l’altro, ha consentito ai due livelli di governo di praticare il gioco del cerino, scaricandosi addosso, a fasi alterne, le responsabilità. Se questo ha significato, e significa tuttora, una cacofonia delle proposte e delle politiche contro la pandemia, pazienza.

Guardando al futuro, si affacciano due considerazioni. Primo, per quanto riguarda la pandemia, la speranza è che la chiarezza legislativa imposta dalla sentenza della Corte costituzionale e il fatto che il governo sia ora sostenuto da una coalizione straordinariamente ampia consentano una gestione più unitaria ed efficiente delle politiche di contrasto, soprattutto nella attuale fase cruciale di distribuzione del vaccino. Il rischio è invece che le tensioni sulle scelte dolorose che comunque dovranno essere prese, in passato limitate al conflitto tra stato e regioni, si estendano ora all’interno del governo, con l’effetto di generare veti incrociati e blocco delle decisioni. Confidiamo nell’azione del presidente del Consiglio per evitare che questo avvenga.

Secondo, il sistema istituzionale italiano va comunque ripensato. Serve una camera di compensazione dei conflitti tra il centro e le periferie (non solo le regioni, ma anche i comuni). Tramontate le ipotesi di Senato federale o Senato delle regioni, con il fallimento delle ultime due proposte di riforma costituzionale (2006, 2016), vanno cercate e trovate altre soluzioni. A partire da un rafforzamento del ruolo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato e le regioni. Cercasi costituzionalisti e scienziati politici per un contributo in questa direzione.

Articolo precedente

Rimini. Sacchetti, segretario Pd: “No alle primarie, no alle segrete stanze”

Articolo seguente

Rimini. Sgr, premiata per l’economia circolare

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Economia

Rimini. Granchio blu, dalla Regione 3,1 milioni a 282 imprese

16 Settembre 2025
Economia

Economia. Il problema di fondo della disuguaglianza economica

16 Settembre 2025
Economia

Rimini. Economia, “La Romana dal1947” (88 gelaterie nel mondo) si presenta a Knower il 17 settembre

11 Settembre 2025
Rimini col suo golfo: albe e tramonti di una bellezza mozzafiato
Economia

Rimini. Turismo: “Meno 20-25 per cento in tutt’Italia. Lavorano quelli bravi a prescindere se il locale è di proprietà o no”

23 Agosto 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Entrate extratributarie, una risorsa da valorizzare *

22 Agosto 2025
balneari primo settore turismo
Economia

Rimini. Turismo: in Italia il 56 per cento della spesa è degli stranieri, il 44 dagli italiani. In provincia di Rimini il 27 per cento

21 Agosto 2025
Gianluca Spadoni
Economia

Riccione. Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI, coi dazi al 15% stimato perdita fatturato fino al 18%

17 Agosto 2025
Coriano. Colline riminesi con vigneti
Economia

Emilia Romagna. Agro-alimentare 2024 da record, superati i 6 miliardi di euro (più 13 per cento)

17 Agosto 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Rimini. Sgr, premiata per l'economia circolare

Riccione. San Lorenzo, bene l'area gioco ma non di plastica...

Vignetta di Cecco

Provincia di Rimini. Coronavirus, 241 nuovi positivi (25.377 il totale). Terapia intensiva: 20. Decessi: nessuno

Gianfranco Vanzini

Provincia di Rimini.  Coronavirus: "Con la vigile attesa si muore, i malati li curo in casa".

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Rimini. Il sindaco Sadegholvaad ha dato il benvenuto ad Ugo Poggi nuovo comandante della Guardia di Finanza e salutato il comandante uscente Alessandro Coscarelli 17 Settembre 2025
  • Riccione. Fondazione Marco Simoncelli dona un arco radiologico digitale all’ospedale di Riccione 17 Settembre 2025
  • Civivo, volontari in azione nelle scuole di Rimini per l’avvio dell’anno scolastico 17 Settembre 2025
  • Bologna. La pasticceria Laganà compie 70 anni… quella seconda casa a Misano Adriatico 17 Settembre 2025
  • Riccione. I 95 anni di Pico. Gli auguri di Edmo 17 Settembre 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-