Agraria (Villa Caprile), finanziamento di 3,7 milioni ad una delle scuole più belle del mondo
La Provincia di Pesaro e Urbino è risultata al primo posto nella graduatoria 2020 del “Piano regionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica” della Regione Marche, che prevede un finanziamento di 3 milioni e 776mila euro di fondi Miur (ministero) per la realizzazione del Convitto dell’istituto agrario Cecchi. In tutto, 48 posti letto.
Il progetto definitivo per l’ampliamento dell’Istituto di istruzione superiore
“A.Cecchi” di Pesaro si è classificato al primo posto nella graduatoria 2020 del ‘Piano
regionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica’ della Regione Marche, che prevede
un finanziamento di 3 milioni e 776mila euro di fondi Miur per uno dei tre stralci
funzionali, vale a dire la realizzazione del Convitto con 16 camere dislocate su due piani,
per un totale di 48 posti letto, servizi igienici e spazi per attività collettive.
“ La Provincia di Pesaro e Urbino ha fatto l’en plein – dice soddisfatto il presidente
Giuseppe Paolini -, visto che per il terzo anno consecutivo è risultata prima tra le
province marchigiane nella graduatoria del ‘Piano regionale triennale per l’edilizia
scolastica’: per l’anno 2018 ci è stato assegnato un finanziamento per l’adeguamento
sismico e alle normative di sicurezza dell’edificio sede dell’Istituto professionale statale
per i servizi alberghieri ‘G.Celli’ di Piobbico, per l’annualità 2019 ci è stata finanziata la
realizzazione di una palestra a servizio dell’Istituto di istruzione superiore ‘Celli’ di Cagli
e della collettività ed ora questa bella notizia del primo posto in graduatoria per
l’ampliamento dell’agrario ‘Cecchi’ di Pesaro, che da tempo vede un costante aumento di
iscrizioni a fronte di un’annosa carenza di spazi. Sono particolarmente contento perché in
questa trance triennale di finanziamenti hanno trovato adeguate risposte istituti del settore
alberghiero e agrario, ambiti a cui stiamo dedicando particolare attenzione per un sempre
maggiore sviluppo dell’offerta enogastronomica e turistica di questo territorio, che passa
attraverso la formazione di personale altamente qualificato”.
Un ringraziamento viene rivolto da Paolini “a tutto il personale tecnico – amministrativo
del Servizio edilizia scolastica della Provincia, guidato dal dirigente Maurizio Bartoli , per
il grande lavoro di progettazione svolto, all’ex presidente della Provincia Daniele
Tagliolini che aveva iniziato il percorso e al consigliere regionale Andrea Biancani , che
in particolare per l’istituto ‘Cecchi’ ha sollecitato incontri periodici con Provincia,
Soprintendenza e scuole al fine di condividere il progetto tra tutti i soggetti coinvolti”.
IL PROGETTO COMPLESSIVO
“ La realizzazione del Convitto – spiega il dirigente del Servizio edilizia scolastica della
Provincia Maurizio Bartoli – rientra in un progetto complessivo, per un importo di oltre
10 milioni di euro, che prevede la creazione nell’area di altri due fabbricati: un edificio
scolastico con 11 nuove aule, servizi ed uffici ed una palestra con servizi e spogliatoi. Il
finanziamento dello stralcio relativo al Convitto è un importantissimo avvio e permetterà
anche di ‘liberare’ i locali attualmente utilizzati a tal fine nella sede centrale, che saranno
ristrutturati e trasformati in nuove aule. Il Convitto, così come gli altri due edifici previsti
dal progetto, si svilupperà al di là dell’area attualmente destinata ai servizi agricoli
(cantina, mensa, depositi), dunque non visibile né da Villa Caprile, né dai giardini
monumentali, né da altri punti del territorio circostante, in ottemperanza ai vincoli
paesaggistici e monumentali di Villa Caprile”.
VILLA CAPRILE
Villa Caprile fu costruita nella metà del Seicento, in un periodo in cui molte famiglie importanti pesaresi erano tali se avevano la magione in campagna. A volerla fu il marchese Giovanni Mosca.
L’attuale configurazione risale al 1763 e la si deve a Carlo Mosca. Oltre che ad opere murarie, si ampliò il giardino, che fu impreziosito dai giochi d’acqua. Del Settecento è la torretta centrale con le tre finestre, caratterizzate dagli eleganti archi a botte che fanno da chiaroscuro alle finestre rettangolari dei due piani sottostanti.
La villa ed il giardino si sviluppa su cinque livelli. Partendo dalla via Emilia, i primi tre terrazzi sono dominati dai giardini (viridarium, pomario ed italiana) e dalle grotte. Il quarto rappresenta la villa. L’ultimo, quello verso il colle, dall’oratorio. Nel Settecento per rappresentare spettacoli fu inserito il teatrino di verzura.
La storia della villa è legata ai proprietari: i marchesi Mosca. Il 5 febbraio del 1797 fu ospite del marchese Francesco Napoleone Bonaparte. Altri personaggi illustri che vi hanno soggiornato: Carolina di Brunswik, principessa del Galles.
Il luogo diventa scuola nel 1876, quando venne acquistata dall’Accademia agraria. Nel 1925, l’Accademia vendette villa ed azienda agricola all’amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino. La villa subì gravi danni durante la Seconda guerra mondiale. Per ragioni tattiche i tedeschi tagliarono i cipressi del vialetto principale e del teatrino.