di Giorgio Girelli *
E’ trascorso un anno, complice anche il covid, dalla scomparsa del questore di Pesaro
e Urbino (e già di Savona e Modena) Benedetto Pansini, per il quale oggi in
Cattedrale avrà luogo una cerimonia religiosa. Il personaggio ha svolto con impegno
ed efficacia i suoi delicati compiti di istituto a tutela della sicurezza e della legalità del
territorio. Il portamento era austero, poco incline ad eloqui superflui, ma dietro la
facciata prosperava uno spirito forte e generoso che si esprimeva in significativi atti
di solidarietà ed in una benemerita attività di volontariato, come, ad esempio, i
numerosi interventi nelle scuole per rammentare ai giovani le regole del buon vivere
sociale ed i valori su cui si fonda la Costituzione, faro per i comportamenti del
cittadino di domani. Anche sulla stampa, nessuna concessione alla propria
immagine, ma richiami ai principi cui una società sana deve attenersi. Pansini uomo
dello Stato, dunque. Ma non solo. Anche le autonomie e gli enti locali rientravano
nelle sue attenzioni. Sempre nel quadro del rispetto e dell’aiuto al cittadino, come ha
dimostrato la sua apprezzata funzione, una volta andato a riposo, di Difensore
Civico. Era presente, insieme alla gentile Signora, nella vita cittadina. Ne serbo un
grato ricordo per il competente servizio reso alla Comunità ed anche per l’assidua
partecipazione agli eventi musicali e sociali cui ho potuto dar vita.
*Presidente Emerito
del Conservatorio Statale “Rossini”