Coronavirus, lettera di una mamma con figlio dodicenne
Sono la mamma di un ragazzino dodicenne, che da settembre non frequenta più la scuola-lager italiana ma ha intrapreso, con felicità e successo il percorso dell’homeschooling.
Lui ha una grande passione nella vita, il calcio. E’ stato arruolato dal Cesena Calcio a gennaio dello scorso anno, proprio poco prima dell’inizio della pandemia, e questo ha comportato e comporta per noi tutti un grande sacrificio economico e di tempo, ma lo facciamo volentieri perchè non saremo mai noi a tarpare le ali di nostro figlio..
Insomma, da marzo dello scorso anno qualcun altro gliele ha tarpate le ali…allenamenti e partite tutto sospeso fino a settembre scorso… e ora siamo fermi nuovamente vista la zona rossa della Romagna da inizio marzo e sicuro almeno fino a dopo pasqua.
Ieri mattina qui sembrava estate, mio figlio e altri 6 ragazzini si sono trovati al campetto del paese per una partita in allegria e spensieratezza fino a quando non è giunta una volante dei carabinieri a sirene spiegate facendoli smettere, perchè siamo in zona rossa, perchè c’è un dpcm (illegittimo!) perchè bla bla bla…Peccato che io nel frattempo non mi trovassi lì sul posto…
Insomma un’ora di gioco, la festa finita e tutti a casa allegramente a passare la domenica davanti alla playstation…fuori 20 gradi, il sole, la vitamina d tanto cara al ns sistema immunitario, la socializzazione, il gioco, il divertimento, le sfide tra adolescenti, la vita….nooooo siamo pazzi!!è tutto pericoloso!!!!!!
Meglio stare reclusi dentro casa, ad incazzarsi davanti ad uno schermo, che quando finiscono di giocare hanno “gli occhi ballati”, magari ingozzandosi di porcate tutto il giorno!! HANNO TOLTO TUTTO a questi poveri ragazzi!! I primari quelli furbi lanciano l’allarme dei reparti psichiatrici pieni di adolescenti con problematiche tristi e gravi dopo un anno di lockdown…ovviamente però ne parlano solo i mainstream non venduti al sistema!
Semplicissimo fare i gradassi con 7 ragazzini che giocavano in un campetto all’aperto piuttosto che andare con le sirene spiegate ad inseguire i criminali….
Sono molto arrabbiata, molto amareggiata…non capisco come persone della mia età (45 anni) che hanno avuto un’infanzia felice (perchè, almeno io parlo per me, la nostra nonostante maggiori restrizioni è stata davvero felice) permettano che un tale scempio si abbatta sui loro figli e accettino tutto cosi passivamente…evidentemente le museruole hanno oramai creato danni irreversibili al cervello!!
Ho anche già scritto a Nicola Porro e ora cerco di mettermi in contatto con Mario Giordano.
Spero che la mia voce venga ascoltata e che le venga dato corso… è una goccia nel deserto ma non andrà sprecata se disseterà anche la più piccola formica.
Un saluto cordiale,
Paola