Museo del Territorio, il rendering
Nuovo Museo del Territorio, lavori dopo l’estate all’ex fornace
Il progetto definitivo ed esecutivo del nuovo museo, già approvato dalla giunta comunale per un valore complessivo di 4 milioni e 200 mila euro di cui 1 milione già disponibile tramite uno stanziamento dell’Unione Europea, andrà a riconvertire il contenitore dell’ex fornace Piva. Con il restauro dell’involucro esterno e la realizzazione di una struttura energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale, il nuovo Museo sarà caratterizzato da un volume di copertura trasparente, da un piano terra per le funzioni accessorie e primo piano per la vera e propria area espositiva.
“ Con l’aggiudicazione definitiva della ditta esecutrice dei lavori – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Lea Ermeti – contiamo di avviare il cantiere dopo l’estate. L’opera partirà e, dal punto di vista progettuale e sociale, avrà una duplice valenza. Primo. La scelta della zona ex fornace costeggiata da un percorso ciclopedonale, collegata al Parco degli Olivetani che l’amministrazione ha realizzato 3 anni fa, è distante appena 500 metri dal porto canale e si innesta in un contesto storico – urbano di grande fascino e richiamo alle origini della città. Non dimentichiamo che la fornace di laterizi viene eretta nel 1908 dal milanese Piva con la decisione di installare un forno Hoffmann per garantire una produzione a ciclo continuo. Secondo. L’intervento di rigenerazione urbana del museo non solo darà un’anima all’immobile storico preesistente, ma sarà faro di cultura e conoscenza immerso nel verde e a stretto contatto con l’attuale scuola media dell’Istituto Comprensivo scolastico n.1 “ Geo Cenci”.
“I prossimi mesi saranno di grandi soddisfazioni per le istituzioni culturali, musei in primis – sottolinea l’assessore a biblioteca e musei Alessandra Battarra -. La cultura, adesso più che mai dopo i mesi di pandemia, deve essere il motore di una nuova partenza e di una rinascita che coinvolga associazioni culturali, intellettuali, operatori turistici, studenti e istituzioni con a cuore il bene di Riccione. I Musei devono entrare nel nostro quotidiano, far parte di un’educazione che arricchisca le nostre vite. Le stesse esperienze avviate con l’attale Museo del Territorio “Luigi Ghirotti” vogliono rispondere a questo bisogno, grazie anche all’aiuto della tecnologia come l’app che mette in rete una trentina di siti archeologici italiani. Non solo transizione digitale ma anche materialità. La spinta a vivere maggiormente le ville storiche cittadine e a spalancare i loro portoni rientra in questa chiara visione: coinvolgere e far vivere ad un pubblico sempre più vasto, comprese le nuove generazioni, la fisicità di varie forme d’arte dal vivo: dalla pittura e scultura con laboratori di artisti fino alle letture in presenza degli autori nell’ottica di una feconda commistione tra arti e saperi”.