Pier Vittorio Tondelli, il legame tra lo scrittore e Riccione in un documentario in onda domani su Sky Arte
Trent’anni fa ci lasciava il grande scrittore emiliano molto legato a Riccione, città che amava e frequentava anche fuori stagione. Mentre in città cresce l’attesa per il rinnovato Spazio Tondelli, Sky Arte manda in onda, giovedì 16 dicembre alle 21:15, un film sugli anni Ottanta di Pier Vittorio Tondelli, raccontando in alcune scene per voce di Simone Bruscia anche la riviera romagnola di “Vicky”.
Lo scrittore di Correggio è legato a Riccione da una collaborazione intensissima, che ha simbolicamente inizio il 14 settembre 1985, giorno in cui in cui si celebra la 38a edizione del Premio Riccione per il Teatro, il più importante concorso italiano di drammaturgia. In quell’occasione, pochi mesi dopo l’uscita del best seller Rimini e nel giorno del suo trentesimo compleanno, Tondelli viene premiato per l’inedito teatrale Dinner Party. La notte della vittoria. Il rapporto con il gruppo di lavoro del Premio Riccione, al tempo diretto da Franco Quadri, prosegue fino al 1990 quando Tondelli impreziosisce la mostra Ricordando fascinosa Riccione con il fondamentale saggio Immagini letterarie di Riccione e della riviera adriatica, poi confluito in Un weekend postmoderno. Alla sua scomparsa, per ricordarne l’opera di talent scout, viene istituito il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, sezione under 30 del Premio Riccione che lancia verso il successo Fausto Paravidino, Letizia Russo, Davide Enia, Stefano Massini, Mimmo Borrelli e che tuttora è il premio più ambito dai giovani autori teatrali.
Negli ultimi anni il filo che lega a Riccione lo scrittore emiliano si è ulteriormente consolidato. Nel 2015 gli è stato intitolato il teatro della città, ribattezzato Spazio Tondelli: un centro di sperimentazione e innovazione culturale che in questi mesi è oggetto di un importante intervento di riqualificazione, progettato dallo studio di architettura ALN. Nel 2022 lo Spazio Tondelli riaprirà profondamente rinnovato, offrendo alle compagnie e al pubblico un teatro accogliente, funzionale e votato alla contemporaneità.
Il ricordo di “Vicky” ha trovato spazio anche al 56° Premio Riccione, conclusosi nell’ottobre scorso con la vittoria di Pier Lorenzo Pisano (per l’inedito Carbonio) e con l’assegnazione del Tondelli under 30 a Nicolò Sordo (per OK boomer. Anch’io sono uno stronzo). Oltre a un toccante omaggio a cura di Paolo Landi, le giornate del Premio hanno ospitato il progetto speciale Camere separate, nato da una collaborazione di Riccione Teatro con il Piccolo Teatro di Milano e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Per 24 ore, cinque stanze dell’Hotel Parco di Riccione si sono trasformate in stanze d’ascolto animate dai podcast di altrettanti drammaturghi scoperti dal Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”: Greta Cappelletti, Christian di Furia, Tommaso Fermariello, Tatjana Motta e Fabrizio Sinisi. Una sesta camera ha invece accolto la proiezione in anteprima di alcuni estratti di Ciao, Libertini! Gli anni Ottanta secondo Pier Vittorio Tondelli, documentario di Stefano Pistolini da giovedì 16 dicembre in onda su Sky Arte e in streaming su NOW.
Il film, introdotto a Riccione dalla giornalista Simonetta Sciandivasci, e presentato alla Festa del Cinema di Roma, contiene testimonianze di amici, ammiratori e studiosi di Tondelli, da Giovanni Lindo Ferretti a Vasco Brondi, da Walter Veltroni a Mario Fortunato. La lavorazione ha coinvolto anche il direttore artistico di Riccione Teatro, Simone Bruscia, che ha raccontato in alcune scene gli anni “adriatici” di uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano.