Villa Franceschi
Villa Franceschi, estate nel segno dell’arte: omaggio a Dante.
Pittura e scultura, dall’8 luglio all’8 agosto dal giovedì al sabato, dalle 20:30 – 23:30
Ingresso libero
Inaugurazione giovedì 8 luglio 20:30
ore 21 live set con la cantautrice riccionese Jessica Sorbello
Da giovedì 8 luglio a domenica 8 agosto, dal giovedì al sabato dalle 20:30 alle 23:30, i riflettori si accendono su Villa Franceschi con la seconda edizione della rassegna di pittura e scultura L’estate dell’arte a cura dell’associazione SCultura, Centro Arti Figurative e del gruppo I Giovedì dell’arte. In quest’anno particolare, in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta Dante Alighieri, le associazioni artistiche riccionesi danno vita ad un progetto corale che si propone di commemorare questo genio immortale con L’amor che move il sole e l’altre stelle. Omaggio a Dante, un’esposizione di opere ispirate alla figura del Poeta, alle atmosfere e ai personaggi più significativi della Commedia.
Questo tributo si inserisce nel solco tracciato dagli artisti, già a partire dal ‘300 fino a oggi, che testimonia il fascino esercitato dalla creatività dantesca, sfida continua a tradurre in immagini la potenza visionaria dei capolavori danteschi, segnatamente la Divina Commedia.
Nelle sale della villa, l’associazione SCultura Riccione che promuove e valorizza le attività culturali legate al mondo della scultura e delle arti visive, espone una serie di opere in terracotta patinata e in polistirolo: circa 25 sculture di 12 artisti tutte dedicate ai personaggi più rappresentativi della Divina Commedia.
Dalle spire dell’inferno alle sfere del Paradiso, dai dannati ai beati, Virgilio e Dante incontrano il falsario Schicchi, Minosse il giudice dei dannati, lingue di fuoco che sovrastano i corpi, il bacio che incarna la storia d’amore di Paolo e Francesca e i loro corpi che volano tra le fiamme, Farinata degli Uberti, Cavalcante dei Cavalcanti, Ulisse il mito della libertà, l’Angelo ribelle, Lucifero fino a riveder le stelle, il primo incontro in Paradiso tra Beatrice e Dante, la Vergine Madre. In esposizione le sculture di: Roberta Bagli, Consuelo Casadei, Milena Cima, Loredana Colonna, Federica Conti, Annamaria Denti, Gaia Giuffrè, Cristiana Guidi, Claudia Lazzaretti, Elisabetta Perchinunno, Eufemia Rampi, Orazio A.E. Vitaliti.
Una sezione è dedicata a Maddalena Fano Medas, artista eclettica, sperimentatrice e sempre alla ricerca di nuove ispirazioni e di soluzioni tecniche innovative che in 12 pannelli realizzati con immagini e suggestive incursioni grafiche e pittoriche, offre una lettura originale e attuale del mondo dantesco. Si alternano immagini contemporanee a versi tratti da diverse opere di Dante, poeta che più di tutti sa esprimere la complessità dell’uomo nelle sue aspirazioni più profonde, nella sua grandezza e nelle sue cadute, protagonista di un viaggio interiore e al tempo stesso creatore e distruttore nel mondo in cui gli è dato di vivere “L’aiuola che ci fa tanto feroci”.
Il percorso espositivo continua con circa 24 opere pittoriche realizzate da 18 artisti del Centro di Arti Figurative, associazione che da molti anni si adopera con passione e dedizione alla promozione di corsi di pittura per adulti e bambini. I dipinti si ispirano ad atmosfere e personaggi delle tre cantiche dantesche: dalle figure di Dante e Virgilio, all’oscurità infernale in cui spiccano il demonio Caronte, il tremendo mostro Cerbero, le anime dannate, i miseri amanti Paolo e Francesca, la macabra figura del Conte Ugolino, i mitici Centauri, la caduta di Lucifero; poi, risalendo sul monte del Purgatorio, la struggente figura di Pia de’ Tolomei e finalmente in Paradiso la visione dell’amata Beatrice. Non mancano diversi ritratti di Dante interpretati dalle diverse sensibilità degli artisti. In mostra opere di: Marco Ambrosi, Paolo Arcangeli, Elisa Bilancioni, Liliana Ciotti, Massimo Dina, Patrizia Fabbri, Maria Cristina Fasulo, Mario Giulianelli, Giuliana Graldi, Samuela Mangano, Michele Militano, Roberta Pasini, Paola Sabbatini, Manuela Sapone, Stefania Sinicropi, Franca Stefanelli, Donatella Speranza, Romina Zarate.
Anche gli artisti Maurizio Rinaldi e Teresio Troll rendono omaggio a Dante con alcune opere ispirate alla Commedia che riprendono tratti e modi delle celebri illustrazioni di Gustave Doré. Dall’oscurità della Selva alla “chiarezza del Paradiso” emergono le figure di Paolo e Francesca, Taide, dello sdegnoso Farinata, fino a giungere a riveder le stelle.
Maurizio Rinaldi e Teresio Troll hanno sempre condiviso la passione per le arti figurative e per la sperimentazione sul colore, sui materiali dell’arte, riservando un’attenzione particolare ai volumi e alla luce che avvolge le forme.
Decorazioni artistiche nel giardino e nella sala d’ingresso della villa a opera di Roberto De Grandis.
L’inaugurazione della mostra sarà giovedì 8 luglio alle ore 20:30. Alle ore 21 seguirà live set della giovane cantautrice riccionese Jessica Sorbello, chitarra e voce.
Durante la serata sarà consegnata a Edmo Vandi una targa in segno di riconoscimento per essere stato 45 anni fa tra i fondatori del Centro Arti Figurative di Riccione, importante realtà artistica nella città. La targa sarà consegnata da Massimo Dina, presidente del Centro Arti Figurative.
Nella suggestione della notte estiva punteggiata di luci, il giardino di villa Franceschi si trasforma in un vero e proprio atelier di pittura e scultura en plein air in cui i visitatori hanno l’occasione di osservare gli artisti al lavoro e possono dialogare con loro e farsi raccontare i mille segreti delle diverse tecniche.
Tutte le sere dal giovedì al sabato, dalle 20:30 alle 23:30, performance artistiche a cura delle associazioni. Ogni giovedì i pittori dello storico gruppo I Giovedì dell’Arte seduti ai cavalletti ricopriranno le loro tele con abili pennellate. Saranno presenti gli artisti: Cristina Alfano, Cinzia Bianchi, Paolo Deluca, Natale Giulianelli, Oriano Oriani, Maurizio Rinaldi, Maurizio Sansavini.
Ogni venerdì e sabato, toccherà agli scultori e ai pittori dell’associazione SCultura Riccione e del Centro Arti Figurative, creare “in diretta” le loro opere.
A corollario della mostra, due conversazioni in giardino, con il professor Angelo Chiaretti, presidente del Centro di studi danteschi S. Gregorio in Conca e la professoressa Annalisa Gallegati, membro del direttivo della Società Dante Alighieri – Comitato di Bolzano, che ci presenteranno aspetti inediti di personaggi e luoghi danteschi.
Giovedì 15 luglio ore 21 con “Dante Alighieri primo turista in Romagna”, Angelo Chiaretti illustrerà il singolare rapporto che legava la Firenze del tempo di Dante alla ridente costiera romagnola, quel territorio dapprima emblema di vacanza, che sarebbe poi divenuto per l’esule poeta accolto a Ravenna, porto sicuro e infine protettore delle sue spoglie. La narrazione insolita e vivace del professore ci presenta “l’Alighieri come il primo turista in Romagna, pioniere delle vacanze in riva al Mare Adriatico” […] “lungo la riva mentre il cielo va tingendosi di azzurro nel dolce colore d’oriental zaffiro” […] “o anche quando il mare inizia ad incresparsi e l’alba vince l’ora mattutina al tremolar della marina”. […] “Dante ha saputo e soprattutto voluto consegnarci efficaci immagini visive ricavate dal paesaggio naturale della Romagna e delle sue città” […] “Quanto alle vallate dei fiumi Marecchia e Conca, si giunge rispettivamente a Rimini e Riccione, l’antica stazione di posta chiamata, appunto, Arcione.”
Giovedì 19 agosto ore 21 con “Dante e l’universo femminile, fra vita privata ed esperienza artistica”, Annalisa Gallegati presenterà le più importanti figure femminili che accompagnano sia la biografia dantesca che la sua produzione poetica. La madre, la moglie, la figlia, rappresentano la realtà, il vissuto storico; Francesca, Pia, Piccarda e le altre sono l’espressione artistica, rese immortali nella loro unicità umana e poetica. E in mezzo c’è Beatrice, sospesa tra realtà e poesia, strumento prima terreno e poi spirituale di elevazione verso Dio.
La mostra, a ingresso libero, è aperta dal 8 luglio al 8 agosto, dal giovedì al sabato dalle 20:30 alle 23:30.
Nel giardino della villa performance artistiche con I Giovedì dell’arte, Associazione SCultura Riccione, Centro Arti Figurative.
Informazioni: IAT 0541 426050 www.riccione.it
Associazione Scultura 339 6512975, Centro Arti Figurative 335 6212348, I Giovedì dell’Arte 338 4567278
Tornano anche quest’anno gli appuntamenti della rassegna Conversazioni e libri sotto il sole di Riccione dedicata a presentazioni di libri, dialoghi con gli autori e conversazioni culturali.
Nel giardino di Villa Franceschi, dal 24 luglio al 8 agosto, anche tre appuntamenti del Festival delle Storie e delle Arti, quest’anno giunto alla settima edizione, è la rassegna di dialoghi, incontri e presentazioni di libri che restituisce la memoria, le atmosfere della città di ieri e di oggi, ma anche emozioni, ricordi e suggestioni legati al cinema e ai suoi grandi protagonisti entrati nell’immaginario collettivo. Presenta e modera le 4 serate Alessandro Formilli, dell’Associazione Insieme per Riccione. Gli incontri successivi sempre con orario d’inizio 21.30, saranno sabato 24 luglio “Il mio nome è Bond, James Bond” con Mirco Zomparelli. Una ghiotta occasione per rivedere e ricordare gli attori ed i personaggi, le armi e gli inseguimenti, che hanno caratterizzato gli oltre 25 film su 007. Nell’occasione verranno esposti i manifesti cinematografici originali delle pellicole che hanno maggiormente segnato le mode e le epoche. L’evento è organizzato in collaborazione con Associazione Culturale James Bond Italia – Sezione Doppio Zero. Domenica 1 agosto “E il treno passò” con Mirella Vandi Mazzotti. Dialogo di Formilli con l’autrice sulle tre generazioni della sua famiglia che si intrecciano ad una miriade di vicende umane e di avvenimenti, sempre con la Perla Verde dell’Adriatico come sfondo. Non a caso il titolo del Libro rimanda al passaggio del treno che dal 1862 ha velocemente trasformato la landa sabbiosa, periferia estrema del territorio di Rimini, in una capitale estiva delle vacanze per la nobiltà emiliana ed europea negli ultimi decenni dell’800 ed i primi del ‘900, per l’alta borghesia negli anni 20-30-40 e per il turismo di massa dagli anni ‘50 in poi. Ultimo e quarto incontro domenica 8 agosto “Ciao Signorina” con Maddalena Piccari incentrato su un pezzo di storia rimasto nel cuore dei riccionesi e poco conosciuto dai turisti. L’asilo, la scuola dell’infanzia, nel Comune di Riccione dagli anni ‘50 al 1989: un’epoca eccezionale, sia per l’atteggiamento positivo, ricco di idee, energico, impegnato e determinato, da parte del corpo docente, sia per tutto quello che è stato realizzato nel futuro.