Guidorizzi presenta il suo libro su Roma antica e i sette re giovedì 11 novembre ore 17.30
nella Sala del Giudizio, Museo della Città.
Favolosi, intemporali: ogni città ha i suoi miti di fondazione, costellati di profezie e oracoli, il suo parterre di eroi. I Romani, che pure attingono a piene mani dalla mitologia greca – appena cambiando i nomi: Ermes/Mercurio, Atena/Minerva, Herakles/Ercole… –, dispongono di un ampio repertorio di racconti autoctoni, che parlano delle origini del loro popolo.
Vi si narra di ninfe dei boschi; del fondatore Enea, straniero e designato; dei gemelli abbandonati Romolo e Remo, della lupa che li allattò; del pastore Faustolo che li raccolse; di un fratricidio, a ricordarci che gli albori scontano sempre un atto barbarico; di una serie di re, Romolo appunto e i restanti sei.
Tra mito e storia, accanto agli eroi entrano in scena le donne, con il ratto delle Sabine, la sventurata Tarpea, Egeria che dettò le leggi a Numa, Lucrezia e il suo nobile senso dell’onore, le vestali, Clelia e le giovani romane. Un mondo prodigioso, quello che Giulio Guidorizzi dischiude con garbata sapienza, invitando a seguire i primi passi di una civiltà destinata a conquistare l’abbagliante titolo di Caput Mundi.
Giulio Guidorizzi ha insegnato Letteratura greca e Antropologia del mondo antico nelle Università di Milano e Torino. Tra i suoi numerosi libri segnaliamo: per il Mulino «La trama segreta del mondo. La magia nell’antichità» (2015), «Il grande racconto della guerra di Troia» (2018) e «Sofocle, l’abisso di Edipo» (2020); per Einaudi «Enea, lo straniero» (2020); per Cortina «Il mare degli dei» (con S. Romani, 2021).