Sandra, la beatificazione il 24 ottobre ore 16 al Tempio Malatestiano
Giovane discepola di don Oreste Benzi, muore in un incidente stradale a soli 22 anni. Sarà la prima santa fidanzata nella storia della Chiesa.
“La sua beatificazione è un dono per tutta la chiesa – dice mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini – . La vita di Sandra profuma di Vangelo. Lei è una figura profetica, una profezia di cui abbiamo bisogno specialmente in questo tempo post-Covid”.
La celebrazione può essere seguita anche negli spazi esterni, per i possessori di apposito pass. Sarà presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi. Sono disponibili 1.200 posti a sedere, tra Basilica Cattedrale, sagrato, cortile della Diocesi e via IV Novembre, oltre a Sala Manzoni, in ottemperanza con le norme anti-Covid.
Si può assistere alla celebrazione in diretta tv su IcaroTV canale 91, in streaming su www.icaroplay.it e sul sito www.sandrasabattini.org
In processione sarà portato l’unico resto mortale di Sandra, un capello che il fidanzato Guido ha conservato in una scatolina di caramelle che la stessa Sandra aveva decorato. A portarlo sarà Stefano Vitali, per cui è stata riconosciuta la guarigione miracolosa da un tumore per intercessione della Sabattini.
La processione offertoriale viene fatta dal babbo e dal fratello di Sandra, le amiche storiche della Sabattini reciteranno le preghiere dei fedeli.
La beatificazione di questa “santa dalla porta accanto”, come l’ha definita Papa Francesco, ha suscitato l’interesse di tutta la stampa e i media nazionali.
Solo per citare alcuni prossimi appuntamenti, Tv2000 dedicherà uno speciale a Sandra Sabattini il 25 ottobre, dalle ore 8.25. La popolarissima trasmissione “a sua immagine” di Rai1 la ricorderà nella puntata speciale del 1 novembre, dalle 10.20, con la presenza in studio di Stefano Vitali.
È già disponibile il podcast sulla storia della beata, su tutte le piattaforme audio.
Una vita donata. Una ragazza semplice, dolce, piena di entusiasmo per la vita. Non una vita qualsiasi, perché completamente donata agli altri. Sandra Sabattini, la “Santa della porta accanto”, nasce a Riccione nel 1961 e fin da piccola coltiva un legame personale con il Signore, grazie all’esempio dello zio prete don Giuseppe Bonini e della famiglia che vive a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo. Sandra va bene a scuola, ama dipingere, impara a suonare il pianoforte e corre come velocista in una squadra di atletica leggera.
L’incontro con don Benzi. A 12 anni incontra don Oreste Benzi, il fondatore della “Papa Giovanni XXIII”, una Comunità la cui vocazione consiste nel “conformare la propria vita a Gesù e condividere direttamente la vita degli ultimi, mettendo la propria vita con la loro”. Questo incontro cambia per sempre la sua vita: inizia a seguire i poveri a domicilio, scende in piazza per i diritti delle persone disabili, dedica tutto il suo tempo libero ai ragazzi vittime della droga. Studente di medicina coltiva il sogno di partire come missionaria in Africa. La sua vita non le appartiene, anche il fidanzamento con Guido non è vissuto come una sistemazione, ma come un orizzonte più ampio per aprirsi allo spazio d’amore infinito di Dio.
La premonizione della morte. La mattina del 29 aprile 1984, mentre si reca ad un incontro della Comunità Papa Giovanni a Igea Marina, Sandra viene investita da un’auto. Rimane in coma per tre giorni ed il 2 maggio lascia questa terra. Quattro giorni prima dell’incidente Sandra aveva raccontato alla madre di aver visto in sogno il suo funerale e la sua tomba piena di fiori. Nell’ultima pagina del suo diario, due giorni prima dell’incidente, Sandra lasciò il suo testamento spirituale: “Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”.
Il diario. Poco dopo la sua morte, don Oreste Benzi ebbe l’occasione di leggere ciò che Sandra aveva lasciato scritto in foglietti sparsi, brevi appunti da cui trapelava un profondo cammino spirituale. Questi pensieri furono ordinati e raccolti nel libro “Il diario di Sandra”.
La beatificazione. Nel settembre 2006 fu aperta la causa di canonizzazione. Nel 2018 Sandra venne dichiarata “venerabile” ed il 2 ottobre 2019 Papa Francesco autorizzò la promulgazione del Decreto che riconosceva «il miracolo, attribuito all’intercessione di Sandra Sabattini» relativo alla guarigione da un tumore maligno di Stefano Vitali, ritenuta «scientificamente inspiegabile».