Addio a Werter Paesini, partigiano di 99 anni; si è spento nella notte. Era cerimoniere ufficiale del Comune e decano delle associazioni combattentistiche. Reduce di guerra e partigiano all’estero, era stato insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di Ufficiale.
Nato il 3 ottobre 1922 a Santarcangelo, fu chiamato alle armi nel gennaio 1942 e destinato in Albania. Dopo l’8 settembre 1943, insieme a numerosi commilitoni, si unì ai partigiani albanesi, combattendo nelle fila della Resistenza locale fino al settembre 1944, per poi unirsi alla brigata italiana “Antonio Gramsci”. In seguito prestò servizio presso il circolo “Giuseppe Garibaldi” di Tirana, base operativa per il salvataggio e il rimpatrio dei soldati italiani dispersi in territorio albanese, che in meno di un anno riuscì a far tornare in Italia circa 13.000 connazionali. Tornato a Santarcangelo nel luglio del 1945, Paesini non ha mai abbandonato la vocazione incontrata al circolo “Garibaldi”, proseguendo il suo impegno nell’Associazione Combattenti e Reduci della Seconda Guerra mondiale e nell’Associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, delle quali ha presieduto fino alla fine le sezioni santarcangiolesi.
Insignito dei titoli di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 e del titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella nel 2017, a Paesini l’Amministrazione comunale aveva conferito nel 2012 una Benemerenza “per l’impegno civile profuso quotidianamente divulgando i valori della pace, della fratellanza e della memoria”. Attivo partecipante ai lavori del Comitato cittadino antifascista di Santarcangelo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale Paesini aveva promosso la realizzazione della “Stele degli addii” presso il Cimitero centrale della città nel 2005, nonché del “Viale delle Rimembranze” nel vialetto di accesso allo stesso Cimitero, inaugurato nel 2011 con i cippi commemorativi dedicati ai santarcangiolesi caduti nelle due guerre mondiali. Cerimoniere ufficiale del Comune per le cerimonie istituzionali, era solito guidare i cortei del 25 Aprile e del IV Novembre per poi presentare gli interventi dal palco.
Così Werter Paesini sintetizzava il proprio impegno: “Grazie ai miei amici e alla mia famiglia sono riuscito a reintegrarmi nella vita di tutti i giorni, ma sentivo che dovevo fare qualcosa di più. Per questo sono entrato nelle associazioni per i reduci e i dispersi e ho dato il mio contributo, soprattutto perché molti miei amici erano morti e mi sentivo in dovere verso di loro e delle loro famiglie. Mi occupai di molti incarichi, soprattutto dell’aiuto alle vedove e agli orfani di guerra per tutte e due le guerre mondiali. Aiutare queste persone è per me molto importante e il mio scopo è mantenere vivo nelle persone il ricordo dei soldati caduti in guerra”.