• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
sabato, Agosto 2, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Gas pagato in rubli: così Mosca aggira le sanzioni

Redazione di Redazione
25 Marzo 2022
in Economia
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

 

Tratto dalavoce.info

DI FRANCESCO LENZI, Imprenditore nel settore immobiliare e tessile.

Mosca ha deciso di far pagare in rubli le forniture di gas ai paesi “ostili”. In questo modo si garantisce un flusso di valuta estera che arriverà direttamente alle banche russe. L’unico modo per fermarlo è rinunciare al gas e al petrolio della Russia.

Sanzioni e contromisure di Putin

Il 7 marzo il rublo ha superato quota 160 rispetto al dollaro, più che dimezzando il suo valore rispetto a quello che aveva prima dell’invasione russa dell’Ucraina: la causa sono le dure sanzioni imposte a una parte del sistema finanziario russo e alla banca centrale del paese. Da quel giorno, però, gran parte del deprezzamento è stato riassorbito.

Le contromisure introdotte dall’amministrazione russa il 5 marzo, con l’obbligo per gli esportatori di convertire in rubli nel mercato interno l’80 per cento degli incassi in valuta estera realizzati nei tre giorni precedenti e con precisi vincoli quantitativi imposti a tutti i residenti per il ritiro e l’esportazione di valuta estera dalla Russia, hanno avuto effetti significativi. Così facendo Mosca ha aggirato la difficoltà della banca centrale russa nel difendere il cambio, perché impossibilitata a utilizzare i depositi in valuta estera congelati sulle piazze europee, americane e svizzere. Agli esportatori è stato imposto di sostituirsi alla banca centrale nel fornire agli importatori, attraverso il mercato finanziario russo, la valuta estera necessaria per continuare ad approvvigionarsi all’estero, contrastando le pressioni alla sua tesaurizzazione che provocano scarsità e che ne apprezzano il valore.

Lo stesso meccanismo opera per il regolamento di tutti i conti con l’estero, quindi non soltanto per finanziare le importazioni, ma anche per il pagamento di cedole, interessi e rimborso dei prestiti autorizzati nell’ambito delle sanzioni, come appunto il pagamento in dollari degli interessi sul debito pubblico avvenuto nell’ultima settimana. Con il passare del tempo e l’afflusso netto di valuta (la Russia rimane un’economia con surplus di partite correnti e quindi ottiene afflussi netti di valuta estera), il cambio reagisce alla funzione imposta agli esportatori e al blocco dei capitali. La valuta estera nel mercato russo diviene sempre meno scarsa e di conseguenza il cambio del rublo ha riacquistato valore.

Il 23 marzo è poi arrivata la decisione del premier russo di far pagare ai clienti “ostili” le forniture di gas russo in rubli.

Un flusso di valuta estera verso la Russia

Cosa aggiunge questa decisione a quello che già avveniva prima? Non molto dal punto di vista quantitativo, di domanda e offerta di moneta, se non per il fatto che invece di convertire l’80 per cento della valuta estera in rubli, si convertirebbe il 100 per cento (obiettivo che poteva esser già ottenuto fissando l’obbligo di conversione totale). Se prima gli esportatori russi ottenevano euro dalla vendita di gas ed erano obbligati a scambiarlo con il rublo (cedendo euro agli importatori o alla banca centrale o ad altre istituzioni finanziarie russe), adesso riceveranno direttamente rubli.

Per capirne gli effetti dobbiamo ragionare in termini qualitativi, sulla base dei soggetti a cui verrebbe imposto l’obbligo di conversione: le aziende che importano gas. Con un po’ di dietrologia, potremmo ad esempio pensare che Putin non si fidi tanto di loro. Eventuali comportamenti elusivi da parte delle aziende ridurrebbero la valuta estera che entra in Russia: obbligare le imprese estere a comprare rubli sana la situazione.

Se però guardiamo agli aspetti economici ci sono altre due considerazioni da fare. La prima riguarda come il mercato del rublo si potrebbe estendere con l’ultima mossa. Gli scambi del rublo verso le principali valute occidentali non sarebbero più confinati nel mercato russo, ma si riattiverebbero anche sulle piazze estere e il rischio di cambio, che adesso è molto basso per gli importatori occidentali (poiché importano tutto il gas in euro o dollari), potrebbe aumentare e determinare una domanda di strumenti di copertura. In un mercato più ampio, la liquidità in rubli sarà necessariamente fornita dalle banche russe, che riavrebbero così un maggior ruolo nel sistema finanziario che le metterebbe al riparo da ulteriori sanzioni.

Si arriva così alla seconda considerazione, quella delle sanzioni, che è forse la ragione principale della nuova mossa di Mosca. Il cambio del rublo è sostenuto dai rimpatri di valuta estera da parte degli esportatori. I rimpatri sono consentiti per precise esclusioni dalle sanzioni. Se le esclusioni venissero tolte e fosse impossibile per le banche russe transare e rimpatriare la valuta estera degli esportatori, gli importatori russi perderebbero l’accesso alla liquidità che arriva dai mercati occidentali e la stabilizzazione del cambio diventerebbe più complicata. Noi occidentali potremmo, al limite, continuare a importare gas, pagarlo in dollari ed euro, ma quel corrispettivo non sarebbe più a disposizione nell’economia russa per finanziare le importazioni. Con la decisione del 23 marzo, invece, chi vuole continuare a importare gas dovrà rivolgersi direttamente alle banche russe, le uniche in grado di fornire rubli al mercato, facendo affluire in Russia i depositi di valuta estera per scambiarli con la moneta locale per il pagamento. Il flusso di valuta estera continuerebbe ininterrotto fino a quando l’Occidente non decidesse di chiudere, definitivamente, gli acquisti di gas e petrolio dalla Russia. Cosa più semplice a dirsi che a farsi.

Lavoce è di tutti: sostienila
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto.

SOSTIENI LAVOCE

Articolo precedente

San Giovanni in Marignano. Primavera in piazza il 27 marzo

Articolo seguente

Rimini. Calcio, Pietro Migani da 65 anni non si perde una partita dei biancorossi in casa ed in trasferta

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Matteo Salvini
Economia

Pesaro. Matteo Salvini in Confindustria il primo agosto

31 Luglio 2025
Fabrizio Vagnini
Economia

Rimini. Confesercenti: “Web tax, grave rinuncia. Così si alimenta la concorrenza sleale a scapito delle imprese locali”

28 Luglio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quali sono i prodotti più scambiati tra Unione europea e Stati Uniti

28 Luglio 2025
Francesco Fattori
Economia

San Clemente. Casa Optima (Mec3, Pernigotti, Giuso…): ricavi a doppia cifra nel 2024 e passaggio di proprietà ad un altro fondo

28 Luglio 2025
Bellaria Igea Marina

Rimini. Gnassi: “Balneari, settori e Comuni lasciati allo sbando”

22 Luglio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. L’innovazione è sempre più una cosa da grandi

22 Luglio 2025
Emma Petitti
Economia

Riccione. Petitti, interrogazione in Regione: “Etichettificio Dany, serve un tavolo con istituzioni, sindacati e proprietà”

19 Luglio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quel che resta della Global Minimum Tax

10 Luglio 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Rimini. Calcio, Pietro Migani da 65 anni non si perde una partita dei biancorossi in casa ed in trasferta

Rimini. Il problema del telefonino in mano ai ragazzini

Riccione. Villa Mussolini giardini, le imponenti sculture di Rabarama

Vignetta di Cecco

Provincia di Rimini. Covid: 247 nuovi positivi (123.470 il totale). Terapia intensiva: 6. Decessi: nessuno

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Rimini. Alle “Officina Manutenzione Locomotive”, per il 45° anniversario della strage di Bologna 2 Agosto 2025
  • Pesaro. Chiesa del Suffragio, inaugura la mostra di Luigi Carboni il 2 agosto 2 Agosto 2025
  • Pesaro. Biancani: “Salvini a Pesaro, Nessuna risposta concreta sui tempi e sull’avvio dei lavori legati ai cantieri dell’A14” 2 Agosto 2025
  • Cattolica. Casa del Pescatore, Dorigo Vanzolini in conferenza “”La Marineria di Cattolica e Gabicce Mare” il 5 agosto alle 21 2 Agosto 2025
  • Anpi Cattolica-San Giovanni: “Grazie a tutti” 2 Agosto 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-