Economia riminese nel 2022: più 3,1 per cento la ricchezza prodotta. Inversione nel 2023. Le ultime stime relative al valore aggiunto del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini per il 2022 sono ancora positive e consentono un sostanziale recupero della situazione pre-covid (2019), pur con un incremento annuo inferiore a quello regionale e nazionale.
La Camera di commercio della Romagna ha presentato i dati dell’Osservatorio economico, aggiornati con gli scenari Prometeia – ottobre 2022. Sono intervenuti Carlo Battistini, presidente della Camera della Romagna e Giuseppe Genovese, Capo della filiale di Forlì della Banca d’Italia.
Focus: i dati aggiornati sull’economia della provincia di Rimini
Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 31 agosto è costituito da 35.308 imprese attive (sedi), in aumento rispetto al 31/08/2021 (+1,9%). L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 104 imprese attive ogni mille abitanti (90 in Emilia-Romagna, 88 in Italia). Più della metà delle imprese attive (il 51,5%) sono imprese individuali, mentre le società di capitale, pari al 22,9% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d’impresa, ben il 94,4% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da aziende con meno di 10 addetti.
In crescita il numero delle imprese artigiane (9.874 al 30/06/2022, +3,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente), così come il numero delle imprese cooperative (279 al 31/08/2022, +2,2% annuo).
Le start-up innovative a metà ottobre 2022 risultano 104 (+4,0% annuo); la maggior parte delle stesse (77 unità) opera nel macrosettore dei Servizi.
Riguardo ai principali settori, al 31/08/2022 si contano 2.488 imprese agricole attive, in aumento rispetto al medesimo periodo del 2021 (+2,7%); in flessione, invece, risultano le imprese attive del comparto pesca e acquacoltura (189 unità, -1,6%). Nel mercato ittico all’ingrosso di Rimini, nel periodo gennaio-settembre 2022, si rileva una flessione delle quantità commercializzate (-15,2% sul medesimo periodo del 2021) ed una riduzione del valore del pescato (-11,8%), che risulta pari a 6,3 milioni di euro.
I dati relativi all’industria manifatturiera, derivanti dall’indagine congiunturale della Camera della Romagna (rivolta a imprese con più di 9 addetti), al secondo trimestre 2022, confermano i segnali positivi per produzione (+16,6% sul secondo trimestre 2021), fatturato (+19,8%), ordini interni (+13,9%) ed esteri (+1,3%); le performance ottenute nel trimestre di analisi, inoltre, influenzano positivamente il trend medio degli ultimi 12 mesi (+13,9% e +14,0% i dati medi, rispettivamente, della produzione e del fatturato). La ripresa della produzione (sui 12 mesi) investe tutti i comparti, con i maggiori incrementi che riguardano, nell’ordine, alimentare (+34,5%), meccanica (+23,6%) e prodotti in metallo (+20,6%). In tale contesto si inserisce la crescita della dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi (+0,4%). In merito, infine, alla struttura produttiva, si rileva un lieve aumento della consistenza delle imprese manifatturiere attive al 31/08/2022 (+0,3%, 2.531 unità), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel settore delle costruzioni (5.306 unità a fine agosto 2022) si riscontra un incremento annuo del numero di imprese attive (+6,3%), correlato ad una espansione del volume d’affari nel secondo trimestre dell’anno, sostenuto dagli incentivi statali e dal driver turismo: +6,2% rispetto all’analogo periodo del 2021 (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).
Per ciò che concerne il commercio al dettaglio, le vendite nel secondo trimestre 2022, in termini tendenziali, risultano in aumento (+4,4%), grazie al comparto non alimentare (+5,6%), mentre risulta sostanzialmente stabile l’alimentare (+0,1%); riguardo alla dimensione, si riscontrano numeri positivi per la piccola, media e grande distribuzione (rispettivamente, +3,4%, +7,6% e +4,3%). In termini di numerosità, le imprese attive del commercio al dettaglio (4.871 unità al 31/08/2022) risultano sostanzialmente stabili (+0,2% annuo), così come la consistenza delle imprese nel settore del commercio nel suo complesso (ingrosso, dettaglio e riparazioni autoveicoli), che conta, al 31/08/2022, 8.677 imprese (+0,1% rispetto al 31/08/2021).
Nel primo semestre 2022 crescono le esportazioni in provincia di Rimini (pari a 1.443 milioni di euro): +16,5% rispetto ai primi sei mesi del 2021, variazione inferiore a quella regionale (+19,7%) e nazionale (+22,5%). Aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti, con l’eccezione delle altre macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, macchine e distributori automatiche/ci) (-3,1%, 7,5% del totale): +4,2% le macchine utensili e per la formatura dei metalli (16,4% dell’export), +11,7% gli articoli di abbigliamento (14,1%), +22,8% le navi e imbarcazioni (9,7%), +52,9% gli altri prodotti alimentari (zucchero, cacao, condimenti vari, pasti pronti, preparati omogeneizzati, alimenti dietetici) (4,5%) e +9,0% gli apparecchi per uso domestico (4,4%). In crescita l’export nei principali Paesi, rappresentati da Stati Uniti (+15,3%, 12,8% del totale), Regno Unito (+110,7%, 10,2%), Francia (+5,1%, 9,0%) e Germania (+6,1%, 8,1%). Positivo il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nel 1° semestre 2022 (+625 milioni di euro), ma in contrazione del 12,3% rispetto a quello fatto segnare nel periodo gennaio-giugno 2021.
Positive anche le variabili che afferiscono al turismo. Le imprese attive dei servizi di alloggio e ristorazione (4.801 unità al 31/08/2022) sono in lieve aumento rispetto al 31/08/2021 (+0,4%). I dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2022 registrano una crescita annua degli arrivi del 26,0% e delle presenze del 18,1%. Gli aumenti, rispetto ai primi otto mesi del 2021, interessano sia la clientela italiana sia quella straniera, con numeri più alti per quest’ultima. Nel dettaglio: +18,1% gli arrivi italiani e +8,8% le presenze nazionali, +75,8% gli arrivi stranieri e +70,3% le presenze estere. Alla ripresa del turismo si accompagna anche la crescita, nel secondo trimestre di quest’anno, del fatturato dell’intero settore (+15,9% rispetto al secondo trimestre 2021, come risulta da indagine congiunturale Unioncamere E-R).
Le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” risultano in calo annuo dell’1,2% (559 unità al 31/08/2022), analogamente alla dinamica del settore principale, trasporti e magazzinaggio (928 unità, -0,5%). Molto positivi invece, nel periodo gennaio-agosto 2022, i dati sul movimento passeggeri all’aeroporto Fellini di Rimini: +332,6% di arrivi (72.831 unità) e +340,3% di partenze (71.811 unità).
I dati ISTAT Forze di lavoro relativi al 2021 (media annuale), rilevano per la provincia di Rimini:
– un tasso di attività 15-64 anni (71,1%) inferiore al dato regionale (72,5%) e superiore alla media nazionale (64,5%);
– un tasso di occupazione 15-64 anni (65,8%) inferiore al dato regionale (68,5%) e maggiore di quello nazionale (58,2%);
– un tasso di disoccupazione 15 anni e più (7,4%) superiore alla media regionale (5,5%) e minore del dato nazionale (9,5%);
– un tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni (24,6%) maggiore di quello dell’Emilia-Romagna (23,2%) ma più basso del dato Italia (29,7%).
Forte flessione delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel periodo gennaio-agosto 2022 (2,4 milioni di ore): -74,5%, infatti, rispetto ai primi otto mesi del 2021. Nello specifico, cala la CIG ordinaria (-67,6%), che costituisce la maggioranza delle ore autorizzate (72,0%), e quella in deroga (-95,4%, 7,2% del totale), mentre cresce la CIG straordinaria (+40,4%, 20,8% l’incidenza). Da evidenziare la diminuzione annua delle ore totali di CIG in tutti i settori economici; ore autorizzate che, nel periodo di analisi, si concentrano in prevalenza nel manifatturiero (76,3%) e, a seguire, ben distanziate, nei trasporti (9,3%) e nel commercio (5,8%).
Negativo il saldo attivazioni-cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente nel 1° semestre 2022, causato dalle perdite di posizioni nei Servizi e da quelle derivanti dal lavoro a tempo determinato: nel dettaglio, -2.298 unità.
Come sostegno economico di contrasto alla povertà, nel periodo gennaio-agosto 2022 sono 3.763 i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità del reddito di cittadinanza, con un importo medio mensile di 488 euro (+3,8% sull’importo medio mensile 2021); 623 nuclei familiari hanno percepito, invece, la pensione di cittadinanza, con un importo medio mensile di 272 euro (+0,5% sull’importo medio mensile 2021).
Riguardo all’andamento del credito, al 31/08/2022 i prestiti totali ammontano a 8.893 milioni di euro, di cui il 58,0% erogato alle imprese. Rispetto al 31 agosto 2021 si rileva una sostanziale stabilità dei prestiti concessi (+0,2%); nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese dell’1,6% e crescono quelli alle famiglie del 4,3%. Riguardo ai prestiti alle imprese, si registra una diminuzione verso il macrosettore dei servizi (-4,6%) e il manifatturiero (-1,1%) e una certa stabilità verso le costruzioni (+0,2%). Si evidenzia, poi, la crescita annua dei depositi (+1,9%, 11.742 milioni di euro al 31 agosto 2022), anche se in rallentamento. L’incidenza delle sofferenze sui prestiti totali, al secondo trimestre 2022, risulta pari al 2,6% (Emilia-Romagna: 2,1%, Italia: 1,9%), con un trend in calo; peggiora, però, il tasso di deterioramento del credito rilevato in provincia a fine giugno 2022 (1,8%), rispetto a quello fatto segnare nello stesso periodo dell’anno precedente (1,1%).
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, la cui operatività è stata modificata e ampliata dalle specifiche disposizioni per il contrasto della crisi da Covid-19, dal 17 marzo 2020 al 30 giugno 2022, in provincia di Rimini sono state accolte 21.946 operazioni di finanziamento (8,6% del totale regionale), di cui il 44,8% riferite ad operazioni entro i 30mila euro, per un importo finanziato complessivo pari a 1.658 milioni di euro (76mila euro l’importo finanziato medio).
In tale contesto si inserisce la netta crescita dell’inflazione sul territorio, misurata dall’indice ISTAT NIC (prezzi al consumo per l’intera collettività); sulla base di tale indice, la variazione tendenziale media per il capoluogo di Rimini (estendibile alla provincia), nel periodo gennaio-settembre 2022 è stata pari a +6,7% (Emilia-Romagna: +7,1%, Italia: +7,0%), con il mese di settembre che fa segnare l’aumento più alto (+8,8%). Il maggior incremento dei prezzi (periodo gennaio-settembre 2022) riguarda la voce “energia elettrica, gas e altri combustibili” (+67,9%, +84,5% nel solo mese di settembre di quest’anno).
In base alle ultime previsioni Prometeia (rilasciate ad ottobre) per il 2022 si stima una crescita annua del valore aggiunto (a prezzi base e costanti) pari al 2,9% (+3,6% in Emilia-Romagna, +3,3% Italia), in lieve ridimensionamento rispetto a quanto previsto negli scenari precedenti (luglio scorso), a fronte di un 2021 archiviato con un incremento del 6,5%. Ancora, però, non si recuperano i valori pre-covid, con una variazione prevista 2022-2019 pari a -0,8%. Per il 2023 è attesa un’inversione di tendenza, con un valore aggiunto che, sulla base delle ultime stime, dovrebbe segnare una variazione annua del -0,2%, con lievi differenze sia rispetto all’Emilia-Romagna (+0,2%) sia nei confronti dell’Italia (stabile).