• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Aprile 24, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Welfare fiscale, scorciatoia per il consenso politico

Redazione di Redazione
30 Marzo 2022
in Economia
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

 

Tratto da lavoce.info

 

DI MATTEO JESSOULA, professore ordinario di Scienza Politica presso l’Università degli Studi di Milano

E EMMANUELE PAVOLINI, professore ordinario di Sociologia economica all’Università di Macerata e Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali

Il meccanismo delle agevolazioni fiscali ha eroso la base imponibile del sistema fiscale italiano, rendendolo meno progressivo. Ma perché introdurre misure che fanno perdere 70 miliardi di entrate l’anno? Perché sono uno strumento di consenso politico.

Nell’ultimo biennio si è sviluppato un acceso dibattito sulla riforma fiscale cui lavoce.info ha dato ampia diffusione nel “Dossier riforma fiscale e assegno unico”.

I contributi evidenziano come il nostro sistema fiscale sia limitatamente progressivo rispetto alla distribuzione dei redditi e appaia addirittura regressivo per il 5 per cento più facoltoso dei contribuenti: i vari articoli sottolineano che tra i fattori che spiegano tale impatto distributivo vi è la profonda erosione della base imponibile intervenuta nel corso degli ultimi decenni. Un meccanismo attraverso il quale tutto ciò è avvenuto è rappresentato dal ricorso crescente ad agevolazioni fiscali, specialmente nel campo delle politiche di welfare (dalle detrazioni per “oneri personali” – come, ad esempio, gli interessi passivi relativi a mutui ipotecari o rette per nidi – alle deduzioni sui contributi previdenziali volontari).

Il welfare fiscale in Italia

In un recente studio da noi curato abbiamo stimato l’entità del fenomeno, abbiamo analizzato il ruolo delle agevolazioni in vari campi del welfare misurando l’impatto su redistribuzione e diseguaglianze nonché approfondito le peculiari dinamiche politiche che plasmano gli interventi nel settore. Quest’ultimo è un elemento decisivo perché la politics del welfare fiscale appare suscitare una irresistibile capacità di attrazione – tipica delle politiche micro-distributive – per i decisori politici, rispetto ad altri tipi di interventi di welfare pubblico (trasferimenti monetari o servizi).

Le nostre stime indicano che tra il 2018 e il 2020, lo stato italiano ha rinunciato a oltre 70 miliardi di euro di entrate annue per assicurare agevolazioni fiscali nel campo del welfare. La cifra rappresenta il 14 per cento delle entrate tributarie e il 15 per cento della spesa per protezione sociale all’anno. Nel decennio appena trascorso, inoltre, il welfare fiscale non ha nemmeno risentito delle politiche di austerità che hanno invece comportato forti tagli nella restante parte del sistema di welfare (dalla sanità ai servizi sociali all’istruzione).

In alcuni casi gli strumenti del welfare fiscale possono ben combinare efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse pubbliche con l’equità intesa in senso sostantivo: ad esempio, l’incentivazione di comportamenti individuali volti a proteggersi da rischi sociali, una volta che lo stato abbia garantito in modo universale (se non universalistico) alcune tutele sociali; oppure il sostegno all’attività delle organizzazioni senza scopo di lucro.

Tuttavia, il ricorso generalizzato a strumenti di welfare fiscale in (parziale) sostituzione di interventi di welfare “sociale” pubblico comporta importanti criticità. Misure di questo tipo – in primo luogo le agevolazioni per mutui – hanno effetti fortemente regressivi. Inoltre, gli incentivi fiscali alla spesa privata per fondi sanitari integrativi e pensioni complementari non sembrano essere nemmeno efficienti rispetto all’utilizzo delle risorse pubbliche, favorendo in misura sproporzionata lavoratori e individui meno svantaggiati, che con grande probabilità sono meno esposti al rischio di ricevere una pensione inadeguata o di non avere le risorse per accedere alle cure. Complessivamente, l’effetto di tutte le agevolazioni relative al welfare fiscale è in Italia regressivo.

La ricostruzione storica del susseguirsi e del sommarsi di varie agevolazioni fiscali a partire dagli anni Settanta, nel periodo di istituzione dell’Irpef, porta a concludere che, su scala (per ora) più ridotta, il sistema tributario italiano abbia intrapreso la strada della “americanizzazione” di cui scriveva il politologo Sven Steinmo oltre trenta anni fa. Il sistema fiscale americano appare, infatti, formalmente molto progressivo, ma sostanzialmente caratterizzato da una pletora di agevolazioni fiscali, aumentate nel corso del tempo e spesso legate alla volontà di soddisfare le richieste di singoli micro-gruppi economico-sociali, che hanno finito con il trasformare profondamente “dall’interno” la struttura del sistema e depotenziandone sostanzialmente la progressività.

Lo scambio politico

Complessivamente, il ricorso a buona parte degli strumenti di welfare fiscale ha origine da dinamiche e processi politici e sociali, più che da considerazioni di efficienza economica. Il welfare fiscale tende a essere uno strumento formidabile nei processi di «scambio politico» specie tra partiti/governo e attori sociali.

L’efficacia nei meccanismi di scambio politico è riconducibile ad alcuni peculiari attributi del welfare fiscale, due dei quali appaiono particolarmente importanti. Primo, l’opacità delle misure, intesa come difficoltà da parte di soggetti terzi, esterni agli accordi e agli «scambi» –primi fra tutti i cittadini –, di individuare sia i costi delle misure adottate, sia i luoghi e le modalità con cui vengono introdotte. Secondo, gli effetti delle misure: il welfare fiscale si presta infatti a essere un formidabile generatore di consenso politico in tutte quelle situazioni in cui risulta difficile per gli attori raggiungere un accordo rispetto a riforme e interventi da effettuare.

Perciò, quanto più diventa difficile riformare vari settori di policy (a causa di vincoli di bilancio, conflittualità fra attori e così via), tanto più crescono i vantaggi per i decisori politici, e per i gruppi di interesse beneficiari delle misure, di perseguire l’introduzione o l’espansione delle misure di welfare fiscale, in ottica microdistributiva, in modo tale da massimizzare il ritorno dello scambio fra attori e minimizzare la visibilità dei costi, che vengono scaricati sulla collettività dei contribuenti (e talvolta sul debito pubblico).

Lavoce è di tutti: sostienila
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto.

SOSTIENI LAVOCE

Articolo precedente

Provincia di Rimini. Covid: 211 nuovi positivi (123.681 il totale). Terapia intensiva: 4. Decessi: due

Articolo seguente

Riccione. Elezioni al Bar Cecchetto concerto classico

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Mirco Bastianelli
Economia

Pesaro. Ketobar, sbarco pesarese per Marco Bastianelli

21 Aprile 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quella diffusa sensazione di fragilità economica

20 Aprile 2025
Economia

Rimini FierA (Ieg), acquisita la brasiliana Fiera internazionale dell’Agroindustria Feed & Food

17 Aprile 2025
Gianluca Spadoni
Economia

Riccione. Gianluca Spadoni: “Dazi, più di un’a piccola impresa su due stima nel 15 per cento la perdita del fatturato”

17 Aprile 2025
Economia

Economia. Perché all’Europa conviene mostrarsi falco

16 Aprile 2025
Economia

Gabicce Maremonte, presentata l’immagine 2025 di Gabicce Maremonte, la Pocket Guide turistica e il sito www.gabiccemaremonte.com

9 Aprile 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Legacoop Romagna: “L’Europa reagisca sulle multinazionali digitali”

8 Aprile 2025
Coriano. Colline riminesi con vigneti
Economia

Provincia di Rimini, l’agricoltura vale l’1,1 per cento della ricchezza prodotta con 2.290 imprese

3 Aprile 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Riccione. Elezioni al Bar Cecchetto concerto classico

Economia. Rincari degli alimentari: il prezzo della guerra

Rimini. “Celli Asset Management” compie un anno di attività

Claudio Cecchetto

Riccione. Elezioni, Cecchetto: "Cari diportisti, grazie"

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Misano Adriatico. Leurini, bella impresa alla Chianti Ultra Trail 23 Aprile 2025
  • Pesaro, 80 anni dalla Liberazione: tutti gli eventi 23 Aprile 2025
  • Pesaro. Infermieri, lauree in Comune 23 Aprile 2025
  • Misano Adriatico, Oktoberfest di primavera dal 30 aprile all’11 maggio 23 Aprile 2025
  • Riccione celebra Alessio il beato non beato 23 Aprile 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-