I parenti della giovane ragazza Saman Abbas hanno finalmente confessato l’orribile omicidio avvenuto più di un anno fa. L’hanno strangolata e poi fatta a pezzi e gettata nel fiume Po. La sua unica colpa era quella di non voler sottostare ad un matrimonio combinato e di vivere con i costumi islamici ma di amare liberamente, vestendosi in jeans e scarpe da ginnastica, un giovane come lei. Ora, arrivare ad un epilogo così è quanto di più disumano possa accadere. La vita è una e bisogna viverla cercando di crescere ottenendo tutte le proprie gratificazioni. Queste persone non hanno il diritto di chiamarsi genitori.