Il trend della attività a cavallo, dopo aver passato alcuni anni di negativo andamento nel nostro territorio, ha invertito direzione.
In una battuta si potrebbe dire: ” ….e’ tornata la febbre da cavallo”.
Parole d’ordine del settore sono sostenibilità e opportunità.
Il post pandemia ha accentuato un turismo green e il cavallo, insieme alla bici, che è ora ai primi posti della scelta per trascorrere vacanze in mezzo alla natura.
L’allevamento di cavalli vede un trend in crescita, ancora tiepida ma comunque positivo.
Il cavallo sarà sempre più un’esperienza da vivere per avvicinarsi al nostro territorio. E’ importante creare sempre più sinergie tra i diversi settori.
Il nostro territorio è da sempre vocato all’equitazione, declinata con quello che oggi è il trekking a cavallo ma anche sull’endurance, salto ostacoli e l’equiturismo. Negli anni ’80 e ’90, la diffusione del cavallo come amico di passeggiate e di sport era molto forte, per poi indebolirsi in modo importante dal 2010 fino a prima della pandemia.
Il Centro Ippico Arabian Valley di Morciano di Romagna, che dal 1986 alleva soggetti di purosangue arabo venduti in Italia e nel mondo, conferma questo trend non solo turistico ma anche locale.
“Un settore che conosciamo e che abbiamo visto cambiare più volte in questi anni, l’equitazione è sempre stato un segmento nel DNA del nostro territorio, posizionato in una utenza di fascia alta ha pero’ mutato piu’ volte quelle che erano le discipline trainanti.
Oggi, complice anche una maggiore consapevolezza e voglia di un approccio eco friendly delle attività ludiche e sportive, riscontriamo una crescita nell’utenza, totalmente trasversale. Al cavallo infatti si approccia sempre di piu’ l’intera famiglia. oltre a tanti giovani ed a volte anche giovanissimi tornano ad acquistare il cavallo per un utilizzo sia ludico che sportivo, per poi tenerlo in scuderia usufruendo dei vantaggi nella gestione quotidiana.
Queste le parole di Gianfranco Sanchi che insieme al fratello Pierluigi ed il padre Francesco sono i proprietari del Centro Arabian Valley di Morciano.
I dati FISE in una ricerca con Luiss University ha evidenziato lo sport equestre fa parte di un ecosistema chiave per la ripresa economica
È emerso, infatti, che la spesa annuale generata dai praticanti dell’equitazione sportiva attraverso tutte le attività, dirette e indirette collegate a questa disciplina, rivolta verso il sistema economico nazionale, è stimata in circa 1.715 milioni di euro. L’impatto complessivo del sistema equitazione sul Pil è compreso tra i 2,3 miliardi di euro e più di 3 miliardi, cifre che, viste in relazione all’occupazione, raccontano un settore capace di impiegare dalle 25 mila alle 35 mila persone
Quindi non puo’ che far ben sperare il cambio di tendenza nel nostro territorio negli ultimi 18 mesi, riscoprendo l’andare a cavallo come attività sportiva e di benessere. Complici anche il lavoro fatto dal CAI (Club alpino italiano) in Valconca, che ha riaperto sentieri dal fascino unico, alcuni dei quali come il 41, il 45 o il 41a e tanti altri percorribili a cavallo.