Quel genio di Vincenzo Cecchini in mostra alla Galleria santa Croce: “L’aria della pittura”. Inaugurazione l’8 ottobre alle ore 18 con la partecipazione del filosofo Massimo Donà.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura e dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica, l’esposizione è stata presentata con gli interventi di Franca Foronchi, sindaca di Cattolica, Federico Vaccarini, assessore alla Cultura, Simonetta Salvetti, direttrice dei Servizi Culturali, Laura Menin, responsabile Museo e Galleria Santa Croce, Anna Maria Sanchi, curatrice della mostra e l’artista Vincenzo Cecchini. Ha preso parte anche l’architetto Fausto Caldari, presidente di Rivierabanca, l’istituto di credito cooperativo ha sostenuto la realizzazione del catalogo della mostra che raccoglie le immagini delle quindici opere esposte ed i saggi critici di Massimo Donà, Annamaria Bernucci e Patrizia Mascarucci.
LE DICHIARAZIONI. L’aria della pittura vuole essere un omaggio a un uomo, un poeta e un artista fra i più rappresentativi esponenti della pittura contemporanea della nostra città e un invito a riscoprire, o ad avvicinarsi per la prima volta, alla più recente ricerca artistica del pittore cattolichino. “Ho il piacere di introdurre questa importante mostra – ha detto in apertura della conferenza la Sindaca Foronchi – proprio accanto a Vincenzo, il cui incontro mi ha colpita particolarmente, entrandone subito in empatia. Non semplicemente quale artista, ma come l’uomo che rientrato dalla sua esperienza romana, alla ricerca costante dell’innovazione, non si è adeguato ed ha continuato a percorrere la sua strada artistica, risultando per questo probabilmente non del tutto compreso dai nostri stessi concittadini. Questa mostra vuole essere anche un racconto della sua umanità, del suo essere un grande cattolichino”. “Voglio cogliere una analogia – ha continuato l’Assessore Vaccarini – attraverso l’elemento dell’“aria”. L’educazione è come l’aria, diceva una mia professoressa, che ci avvolge e ce ne nutriamo costantemente. Ecco perché “L’aria della pittura” diviene anche una esperienza formativa. La sfida è di andar oltre alla semplice esposizione in cui si viene a guardare i quadri. Abbiamo pensato, infatti, a come arricchire questa mostra con una serie di iniziative collaterali, complementari. Sarà una mostra a cui si tornerà con piacere, una mostra aperta a tutta la comunità alla quale prima della chiusura si guarderà con occhio diverso rispetto all’inaugurazione”. Il Presidente di Rivierabanca, Fausto Caldari, ha ricordato il lungo rapporto con Cecchini e la missione della banca a supporto del territorio e della cultura, “abbiamo colto con gioia la possibilità di sostenere questa iniziativa dedicata ad un amico che, come la sua arte, non invecchia mai”, ha sottolineato. La curatrice, Anna Maria Sanchi, ha ribadito che verranno presentate quindici opera mai esposte al pubblico. “Per me – ha detto – è stato un grande regalo poter contribuire ad allestire e realizzare questa mostra”. Un “ritorno” quello di Vicenzo Cecchini all’interno dei “contenitori” culturali cittadini, hanno aggiunto Laura Menin e Simonetta Salvetti in chiusura della conferenza, “un lavoro portato avanti dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica e dalla Galleria Santa Croce, volto a valorizzare un filone della ricerca artistica di Cecchini che merita senza dubbio di essere esplorata e valorizzata nella sua complessità”.
LE MOSTRA E LE INIZIATIVE. La mostra verrà presentata da Massimo Donà, Professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano, che introdurrà alla lettura delle opere esposte: una selezione di quindici fra i più significativi lavori della sua recente produzione artistica, che si muove all’interno la corrente artistica della “pittura analitica” e in gran parte la trascende.
Nell’ambito dell’iniziativa è previsto un ricco programma di eventi dedicati a diverse tipologie di pubblico, che si articolerà in sei visite guidate nelle domeniche pomeriggio (30/10, 13/11, 27/11, 11/12, 30/12 e 8/01), un pomeriggio dedicato alla Lettura di una selezione di poesie di Vincenzo Cecchini, durante il quale l’autore dialogherà con la storica dell’arte Annamaria Bernucci (6 novembre ore 17.00 -presso la Galleria Santa Croce), una Video presentazione del fumetto Il mito di Valbruna, durante il quale l’autore dialogherà con Patrizia Mascarucci (20 novembre ore 17.00 presso il Museo della Regina). Non mancheranno eventi dedicati ai più piccoli, per avvicinarli alla poetica dell’artista e alla pittura aniconica, realizzati in collaborazione con il Laboratorio di Educazione all’Immagine. In particolare, sono previste attività didattiche ed espressive con le scuole di Cattolica e due Atelier rivolti a bambini e bambine dai 5 anni, che si svolgeranno presso la Galleria Santa Croce nelle giornate di 3 dicembre e 10 dicembre , ore 17.00. L’ 8 gennaio 2023, alle ore 18.00, è previsto un evento conclusivo della mostra che verrà svelato sotto data.
Vincenzo Cecchini nasce nel 1934 a Cattolica (RN) dove tuttora vive e lavora. Esordisce nel 1955 al Premio Macerata proponendo una superficie bianca sulla quale traccia un segno orizzontale e uno verticale. Prosegue la sua esperienza attraverso gli artisti della Galleria Numero di Firenze dove stringe una lunga amicizia con Paolo Scheggi, si trasferisce per un certo periodo a Milano preferendo spostarsi successivamente a Roma con tutta la famiglia. Qui incontra artisti come Cotani, Morales, Tolve, Verna, Puglielli Novelli e altri con i quali partecipa a varie esposizioni collettive e personali presentate da scrittori d’arte come, in ordine di tempo, Franco Russoli, Cesare Vivaldi, Emilio Puglielli, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Fulvio Abate, Elisabetta Longari, Lothar Romain, Claudio Cerritelli, Patrizia Mascarucci, Angela Madesani, Diego Collovini, Federico Sardella, Marco Meneguzzo, Massimo Donà. Negli anni 80 si trasferisce dal liceo artistico di Latina all’Istituto d’Arte di Ravenna, successivamente all’Istituto d’Arte di Pesaro, terminando l’attività didattica all’Istituto d’Arte di Riccione. In questi anni continua dipingere partecipando a varie mostre e sviluppando le tematiche degli anni sessanta e settanta che vengono reinterpretate in rapporto ad una nuova sensibilità, e ancora una volta pittura e fotografia trovano una relazione dialettica nelle ultime opere rispettivamente della serie “Polvere del colore” e “Fototracce”.
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