di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Ho un figlio adolescente di 15 anni: non mi posso lamentare perchè si impegna a scuola ed è un ragazzino responsabile. Lui però nella sua testa ha già vent’anni e pretende con noi genitori di fare la vita da adulto senza che diciamo niente altrimenti si litiga e tira fuori le parti peggiori del suo carattere. Del resto gli adolescenti di oggi dovrebbero capire che è giusto divertirsi, ma che in qualche modo dipendono sempre da noi adulti. I genitori rimangono un punto di riferimento ancora fondamentale da rispettare. Anche perchè i ragazzi dipendono completamente da noi economicamente e quindi è giusto che veniamo coinvolti. Vanno però capiti anche loro perchè è difficile stare psicologicamente in una personalità molto più matura e doversi adeguare alla volontà di madre e padre.