Musica al Premio Nazionale Franco Enriquezcon un artista internazionale Massimo Priviero, il 9 agosto, alle 21, al Parco della Repubblica di Sirolo. Il musicista e cantautore ha una spiccata sensibilità per diversi generi musicali. Da un lato troviamo l’amore per il folk, il blues e il rock attraverso cui prendono forma le sue prime canzoni. In particolare, il rock d’autore si fonde con la ricerca poetica caratterizzando suono, scrittura e produzioni. Dall’altro lato più strettamente lirico, notiamo che i suoi testi e nella sua cifra stilistica di scrittura è spesso presente quella che potremmo chiamare “forza di vivere” che accompagnerà nel tempo ogni sua canzone.
Sebbene, numerosi in tutti questi anni sono stati i suoi concerti, i riconoscimenti del pubblico e della critica, insieme ai premi come “Premio Lunezia” e “Premio Enriquez”, l’artista è rimasto sempre fedele ai suoi ideali artistici che spesso fuori dalle logiche di marcato. Molto intensa l’attività degli esordi sia in Italia, sia all’estero. Basti ricordare che nel 2000 esce “Poetica”, nel 2003 “Testimone” e nel 2006 “Dolce Resistenza”. In quest’ultimo, inizia la collaborazione col chitarrista Alex Cambise che lo affiancherà poi per molto tempo. In “Rock & Poems”,200, Priviero reinterpreta i grandi classici dei ‘60-‘70: da Dylan a Waits, Fogerty e tanti altri. Nel 2009 esce l’antologia “Sulla strada”che incontra il favore anche del pubblico internazionale. Nella primavera del 2010 esce, inoltre, il primo live ufficiale con DVD intitolato “Rolling Live”a timbrare i numerosi tour dell’artista. A tirare anche un po’ le somme, anche dal punto di vista dei numeri, più volte i suoi album compaiono nei top 50 delle classifiche ufficiali di vendita.
Nel 2012 esce l’album “Folkrock”, realizzato con il violinista Michele Gazich, un viaggio acustico che rilegge e reinventa alcuni classici della musica internazionale. Nel settembre del 2013 pubblica “Ali di libertà”, suo nuovo album di inediti sempre in bilico tra folk e rock d’autore, chiudendo il lungo tour con un sold out all’Alcatraz di Milano, registrato e successivamente pubblicato col titolo “Massimo” .
A fine 2014 insieme ai Luf, gruppo di musica etnopopolare, realizza un lavoro di musica e memoria intitolato “Terra e pace” dove vengono rilette le più celebri melodie della tradizione alpina italiana. Dice Massimo Priviero “amo incontrare quella che chiamo la mia gente ai miei concerti. Tutto il resto mi interessa davvero poco. Pur nella mia fragilità esistenziale, mi porto dentro dei valori di vita molto solidi che cerco di non tradire. Naturalmente, ho delle mie precise idee sul mondo in cui viviamo e in particolare su ciò che chiamiamo cultura. Oltreché naturalmente sulla musica d’autore. E quasi mai queste mie idee coincidono con la vulgata diffusa. Tuttavia, faccio del mio meglio per non giudicare. So, però, distinguere sufficientemente bene quello che conta, e per certo conta per me, e quello che invece considero il nulla…”. Tanto che alla fine 2017 esce “All’Italia”, un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi, un vero atto d’amore per il nostro paese. L’album è presentato in anteprima all’Ariston di Sanremo dove Massimo torna come ospite speciale al Tenco. Seguirà un lungo tour, italiano e non solo, che terminerà a Città del Messico dove è invitato dall’Università e dall’Istituto di cultura italiano, dopo esser comunque stato precedentemente per esempio in Spagna, in Francia, in Lussemburgo e in Croazia. Vale la pena ricordare che ha festeggiato i 30 anni nel 2018 di carriera al Teatro della Triennale di Milano. Inoltre, le canzoni di “All’Italia” diventano colonna sonora del docufilm “Italia Addio non tornerò”(prodotto dalla fondazione Paolo Cresci e proiettato al Senato della Repubblica oltre che in vari istituti di cultura italiana del mondo). Inoltre, l’artista sente la scrittura come forma di espressione visto che nel 2019 scrive il libro “Amore e Rabbia”: un mix di autobiografia, romanzo e percorso di autocoscienza scritto in un inverno in riva al mare. Il viaggio immaginario del musicista, attraverso il mare Adriatico, simboleggia la nostalgia dei luoghi del passato e il desiderio di ritornare a casa.
Nel 2021 esce su etichetta Ala Bianca/Warner il suo ultimo lavoro intitolato “Essenziale” di matrice prevalentemente acustica, con forti tinte che chiameremo esistenziali, fatte di forza e fragilità in equilibrio felice e di alto impatto poetico dove probabilmente la scrittura e la vocalità dell’artista toccano il loro punto più alto. La rivista “Buscadero”,che più volte in passato aveva votato i suoi album come disco italiano dell’anno, lo ha definito “la voce più bella e più vera del rock d’autore italiano”, dedicandogli persino una copertina.