Andrea Gnassi: “Balneari, una follia non fare i bandi. Il governo
invece di norme e criteri chiari per le gare produce un
comunicato stampa, scaricando tutte le conseguenze sui
Comuni. Una follia. Dal 1° gennaio rischio caos totale per
8.000 km di costa, possibili denunce, ricorsi, sequestri e
indagini”.
“ Nonostante tutti – dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia Europea,
dal Consiglio di Stato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella –
sollecitino una norma che disciplini i bandi di gara per le concessioni balneari, il
governo non solo decide di non decidere. Ma l ’ultima trovata, a questo punto
una follia, è produrre un comunicato stampa con il consiglio dei ministri di ieri!
Un comunicato stampa, non un atto normativo; una nota di 20 righe con cui
Fratelli d ’ Italia invita i Comuni a proseguire, di fatto, tranquillamente con le
proroghe. Ma pensano che qualcuna creda che una nota stampa faccia
giurisprudenza?” Così, il deputato dem Andrea Gnassi , che ha presentato
oggi in aula un ordine del giorno del Partito Democratico.
“Si tratta di una lucida follia e di una cinica volont à. Lucida follia perch é senza
una norma nazionale sui bandi per le concessioni e sui criteri per
l’assegnazione, dal primo gennaio 2024 sulle coste italiane sar à il caos. Senza
una norma nazionale, l ’occupazione degli attuali concessionari potrebbe
configurarsi come abusiva ed essere sottoposta a ricorsi e denunce, con
conseguenze di ordine sia penale che economiche per i Comuni e per le
imprese . Cinica volont à , quella del governo, che, dato che le bugie e le
promesse di uscire dalla Bolkestein non tengono, decide di non decidere e
scarica tutte le conseguenze su Comuni, imprese e lavoratori. A questo punto
non solo ogni C omune proverà a procedere come può nel rispetto della
giurisprudenza e della legge, ma vi saranno situazioni diverse in tutto il Paese
con una totale confusione, disagi e danni” prosegue il deputato Dem .
“E’ impressionante la sciagurata leggerezza con cui il governo comunica di
attaccarsi a una sentenza della Corte di Cassazione che sconfesserebbe il
Consiglio di Stato che si è espresso sui bandi. La Cassazione infatti solleva solo
un vizio di forma e non di merito. Il tema bandi c’è e rimane, i bandi sono da
fare. Cos ì come fa paura, per le conseguenze su territori e C omuni, la
propaganda senza fondamento con cui si vuole abbindolare l’Europa dicendo
ad essa che in italia ci sono fin troppe spiagge libere (su cui fare i bandi per
nuove concessioni), mentre le attuali concessioni sono limitate (quindi da non
mettere a bando). E’ inconcepibile mettere il turismo balneare, le imprese, i
lavoratori, gli enti locali in un punto vicino al non ritorno” ancora Gnassi.
“Questa farsa deve finire, non si può continuare a lasciare nell’incertezza e ora
mettere anche di fronte a conseguenze legali tutti gli operatori e i territori di un
settore nevralgico per il nostro turismo, quello balneare, e per la nostra
economia. Senza per altro dare nessuna possibilit à di programmazione e
investimenti su un patrimonio paesaggistico, turistico, economico e lavorativo
del Paese fatto di circa 8000 chilometri di coste e spiagge, 27.000 imprese e
centinaia di migliaia di lavoratori. In questo senso ho presentato a nome del Pd
un ordine del giorno con cui chiediamo che il governo “ provveda con
urgenza in relazione alla Bolkestein a definire una norma nazionale
anche esercitando la delega legislativa disposta dalla legge per la
concorrenza 2021, per consentire l ’ avvio delle procedure di evidenza
pubblica finalizzate al rilascio dei nuovi provvedimenti concessori ” .
Senza procedere così si produrr à una cosa mai vista per il turismo italiano.
Siamo ben oltre ‘armiamoci e partite’. La ministra Santanché che dice “ non è
un problema mio, non ho la delega “ . Salvini che vuole prorogare sine die
dicendo all’Europa ce ne freghiamo di te, il ministro Fitto che chiede a Salvini
se fa davvero, Fratelli d’italia che fa comunicati stampa. Siamo dentro a una
forma patologica di menefreghismo o egoismo istituzionale con vista sulle
elezioni Europee. Aggirando scientemente una questione assolutamente
delicata e pericolosa per l’Italia, per la sua credibilit à , per il turismo del Paese,
per la sua competitivit à , per gli operatori e le amministrazioni locali” .
“Le questioni anche complesse e impegnative vanno affrontate. Chi amministra
e governa lo deve fare. Scappare e scaricare su altri non fa né onore né gli
interessi del Paese e lascia un settore come questo allo sbando”.