Come Coriano Futura, dobbiamo registrare la grande preoccupazione nostra e dei residenti della frazione di Sant’Andrea in Besanigo per l’imminente conversione dell’impianto di produzione di energia elettrica da biogas in un impianto di produzione di biometano. Questa trasformazione vede un grande potenziamento dell’impianto con una capacità produttiva di 500 metri cubi all’ora di metano.
La preoccupazione è legata anzitutto all’impatto sul territorio che potrebbe derivare dalla realizzazione dell’intervento, in un’area già fortemente stressata dalla presenza dell’inceneritore e della rete autostradale. Tralasciando la questione del consumo suolo, rileviamo come per il funzionamento di un impianto di tale potenza siano necessarie, come per gli altri impianti presenti in Italia, grandi quantità di rifiuti agricoli e zootecnici, forse di fanghi di depurazione che devono essere trasportati con migliaia di camion nel sito.
Si pongono dunque due questioni: una connessa ai possibili odori prodotti dall’impianto e un’altra di viabilità e inquinamento per via dell’incremento del traffico di mezzi pesanti in una zona già particolarmente congestionata. Noi non siamo contrari all’iniziativa privata di un’azienda che, nel rispetto delle norme, vuole sviluppare il proprio business, ma crediamo che per quanto riguarda la zona di ubicazione sia stata compiuta una scelta sbagliata, e che fosse dovere dell’amministrazione esprimersi in maniera chiara facendo leva sulle prerogative concesse dalla legge per sollevare una questione di opportunità, tenendo in considerazione le caratteristiche delle frazioni di Sant’Andrea in Besanigo. Al contrario, i residenti sono stati lasciati totalmente all’oscuro. Infatti, l’approvazione del progetto è stata data dal Sindaco e dagli Assessori in totale autonomia e in tempi record, senza coinvolgere minimamente il Consiglio Comunale. Il 23 ottobre è stata pubblicata la delibera e in due giorni, il 25 ottobre, l’approvazione del progetto si è conclusa. Denunciamo ancora una volta il comportamento dell’amministrazione del sindaco Ugolini che ha dato prova di scarsa trasparenza e comunicazione, totale mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza che è direttamente toccata dalla riconversione dell’impianto vivendo a stretto contatto con esso. Perché non rendere edotti i residenti di questo passaggio? Perché non coinvolgerli fornendo chiarimenti e informazioni che avrebbero potuto dissipare i dubbi e le perplessità? Perché non mettere sul piatto proposte alternative? Questo dovrebbe fare un’amministrazione responsabile: invece ancora una volta ci troviamo di fronte ad una Giunta chiusa in se stessa, incapace di prestare ascolto alla voce dei corianesi, ritenendo quasi superfluo – o forse addirittura una inutile “seccatura” – il loro parere. A fronte dell’autorizzazione ottenuta, il soggetto attuatore dovrà versare al Comune un contributo economico di 40mila euro che sarà utilizzato per la realizzazione di opere compensative e futuri progetti con finalità di natura ambientale per la comunità di Sant’Andrea in Besanigo. Questo ci dà l’occasione per tornare su un altro punto, ovvero l’utilizzo improprio che nel corso del tempo l’amministrazione comunale ha fatto dell’indennità di disagio derivante dalla presenza del termovalorizzatore: indennità che – continuiamo a ripeterlo – occorreva destinare in via prioritaria a Sant’Andrea e non dispersa in interventi a macchia di leopardo su tutto il territorio comunale. Per tutti questi motivi, abbiamo deciso di presentare – nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Coriano, svoltasi venerdì 10 novembre – un’interrogazione per ribadire la nostra posizione e chiedere all’amministrazione comunale del sindaco Ugolini una riflessione più ampia sul sito individuato per la realizzazione dell’impianto.