– Festa dell’Aratura al Casone (zona di confine tra i comuni di Saludecio e San Giovanni) nel podere di Giuseppe Parma; azienda agricola sulla collina marignanese. Appuntamento il 20 agosto, vi hanno partecipato decine e decine di trattori. Nell’aia anche macchine antiche da museo. L’evento si fa da alcuni anni. Giuseppe invita gli amici con tutti i trattori. E’ una grande festa nell’aia con i suoi riti a tavola: pranzo e cena. A mezzogiorno, sotto la grande tettoia un centinaia di amici. Un menù da raccontare ai nipotini: crostini misti, sedanini con sugo di carne e funghetti; grigliata classica romagnola con gratinati; insalata con cetrioli e pomodori; cocomero ad uffa… dolce, frutta, gelato e limoncino. Per i bambini zucchero filato…
La sera, a tavola, si è replicato con più amici. In tavola c’era ogni ben di Dio: penne all’amatriciana, prosciutto, porchetta, salami e formaggi; contorni di cetrioli insalata e patatine fritte. Dolci: ciambella, cocomero e sorbetto al caffè e limone. Infine, la torta. Una giornata da raccontare agli amici ed esserci è sempre un assoluto, nella più tipica tradizione del saper fare e saper vivere romagnolo… Tra gli ospiti il sindaco di Saludecio Dilvo Polidori con la consorte.
La giornata viene organizzata dalle tre figlie di Giuseppe. Dicono Laura, Miki e Daniela: “Siamo qui per fare felice nostro padre”.
Pierino Biancospini ha composto e declamato una canzone in rima… da applausi.
A sinn te capanon
si tratur e i telon
La famiglia Parma ci onora si fa festa ancora.
Qui l’aratura è allegria
Giuseppe è in euforia
Con tutti gli amici
arano felici.
Si è fatta sera
la musica crea atmosfera.
Si vede del fumo,
si sente un gran profumo.
La tavola è apparecchiata,
siamo pronti per la mangiata