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E’ la fine del sacro? I giovani, la famiglia, l’amicizia, la comunità…

di Leonardo Mortato

Redazione di Redazione
12 Luglio 2023
in Focus, Riccione
Tempo di lettura : 5 minuti necessari
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Nei tempi andati, il SACRO aveva un significato e, la presenza di argomenti sacri nella mente degli uomini, portava a regolare la vita secondo alcuni principi universali, tramandati dalla educazione che, oltre al culto del SACRO, divulgava anche il rispetto per il prossimo e la famiglia.

Quelli però, anche se universali, rimanevano pensieri e credenze personali e intimi, che non venivano svelati a nessuno, se non ai pochi stretti e veri amici, mentre ora è d’uso divulgare subito qualsiasi cosa passi per la testa su “face-book” o similari chat-line, dove ognuno si sente in diritto di riportare tutto quello che fa e pensa, pure documentando con foto (vedi, ad esempio le stupide foto fatte ai pasti consumati al ristorante, e subito divulgate a tutti i followers).

Tutto ciò nella falsa credenza che gli altri pendono dalla propria bocca, e che i così detti e tanti “amici di face-book”, tutti solo virtuali ma tanto importanti per “i likes dei followers” (illusori pure quelli), abbiano grande interesse per la propria comunicazione e siano lì pronti a leggere il proprio pensiero che, in verità invece, va’ solo ad alimentare il pettegolezzo cittadino.

Così anche l’Educazione delle nuove generazioni, che lodevolmente tutti svolgevano un tempo, ora invece è una pratica sparita, un esercizio civico che ormai pochi effettuano, tanto genitori quanto la società e la scuola, determinando tanti nefasti effetti che sono sotto gli occhi di tutti, dalla cafonaggine e volgarità al teppismo diffusi in tutti i ceti sociali, ed ora anche tra le donne.

E tutto questo perché di SACRO non c’è più niente e l’uomo, a partire dai tempi dell’Illuminismo, è giunto a concepire d’aver ormai raggiunto una posizione di superiorità nell’Universo, di dominatore della Natura che non deve più fare sacrifici per ingraziarsi gli Dei, o quella Entità Superiore che supervisiona il suo operato e lo dirige.

Ora l’uomo è confidente nell’aver ormai raggiunto la pari con gli Dei, una posizione di privilegio che non gli dà più motivo di curarsi del SACRO ma, senza il SACRO, non c’è più neanche il rispetto per la vita umana, né la propria né quella degli altri, e si è pure capaci di omicidi di qualsiasi genere, operati da genitori verso i figli e figli verso i genitori, tra fratelli e sorelle, verso i barboni (fatti solo per divertirsi), i femminicidi (di cui tanto si parla in Italia), e chissà cos’altro ancora.

Anche tutta la vicenda del ponte Morandi di Genova descrive bene cosa può accadere senza il concetto religioso di SACRO nella testa degli uomini, una vicenda che era già iniziata male e sulle falsità, facendo passare per “Concessione” ciò che era invece una vera e propria truffa per lo Stato realizzata proprio dai nostri governanti, cioè una “Cessione di Proprietà” fatta attraverso l’enorme penale da pagare nel caso si decidesse di togliere la concessione su quel tratto di autostrada.

Ma la storia è stata condotta anche peggio, perché è risultata essere una “tragedia annunciata” con l’inutile morte di 43 persone, che hanno avuta la sfortuna di essere su quel ponte al momento del suo crollo (poteva capitare a ognuno di noi!), crollo che i dirigenti e ingegneri responsabili dei lavori di manutenzione aspettavano già da tempo, privilegiando però fare grossi guadagni evitando le spese di manutenzione, piuttosto che salvaguardare la sicurezza e la vita degli automobilisti.

Anche i femminicidi tenderanno ad aumentare, perché si diffondono le disparità e il contrasto tra uomo e donna, come qualsiasi genere di pubblicità sottolinea o sottintende, specie nelle società populiste come la nostra –che ognuno di noi contribuisce a costruire–, dove la risoluzione dei problemi non avviene più con serietà e buon senso e, in ogni caso, mai dal giusto verso … prevalgono le furbizie e le idiozie!

Il femminicidio non è un problema determinato solo dagli uomini, di cui si sostiene prevalga un discutibile senso di possesso sulla donna (unica versione divulgata, fatta e accettata dalle donne!), ma è l’estremo risultato di una tragica situazione in cui anche le donne hanno le loro colpe perché, nell’eterno gioco amoroso convenuto con l’uomo, le donne, senza alcun rispetto per l’etica, si permettono sempre di scherzare e continuare ad ingannare l’uomo, anche in quei casi in cui, al contrario e maggiormente ci vorrebbe cautela e bisogno d’agire con un chiaro e rigoroso contegno, un comportamento onesto e corretto.

L’ambigua e provocante condotta delle donne è accettata anche dall’uomo, ma solo fin quando tutto è positivo e c’è accordo; nei momenti di disaccordo invece, quei comportamenti grossolani e scorretti, a cui si sono abituate le donne, possono innescare un’incontenibile furia omicida del momento, che travolge qualsiasi uomo si trovi in quella situazione, uomo che, essendo il più forte, riesce comunque a prevalere sulla donna, specie se sussistono pregresse rivendicazioni non risolte … e così è sempre stato!

Le uniche cose che nel tempo hanno mantenuto il loro valore invece, sono le questioni economiche, monetarie e lavorative, prioritari problemi che assillano tutti, dai Governi ai Cittadini.

Pertanto, salvando le proprie finanze e assolte le proprie bramosie, per altro tutto è lecito senza il SACRO e, al contrario di quanto affermato una volta, oltre agli amici ora tutti possono scegliersi anche i parenti, pure quelli che nulla hanno a che fare con la propria famiglia … non per nulla si parla tanto di famiglie allargate!!!

Ma esiste ancora la famiglia? La famiglia ha ancora il suo valore?

Purtroppo no, e manca pure il tempo da dedicare alla famiglia che, non avendo più la sua importanza, non raccoglie più l’approvazione dei tanti che lo considerano tempo sprecato, anche quello necessario alla sua formazione, perché troppo lungo e faticoso il tempo da dedicare prima alla formazione della coppia, sempre ammesso che ci sia ancora qualcuno che ne abbia la voglia e il bisogno, visto il moltiplicarsi dei divorzi … e poi, non è più un problema portarsi a letto un partner … chiunque esso sia, e qualsiasi siano i propri appetiti e tendenze!

Tra l’altro, chi o cosa ci obbliga o c’induce ad essere parenti?!

Poteva essere l’amore, il volersi bene, aver imparato ad apprezzarsi e considerarsi nel tempo trascorso insieme, l’amore fraterno e filiale che unisce ma, perché ciò avvenga, ci vuole tempo e condivisione d’intenti nell’alimentare e dedicarsi alle relazioni, principalmente il semplice incontrarsi e periodicamente trascorrere insieme del tempo, che ora ci sfugge e sempre più manca dalla propria disponibilità, dovendo o preferendo di più dedicarsi al lavoro, e come meglio fare soldi e carriera.

Comunque, anche la Pubblicità e la Comunicazione Nazionale contribuiscono allo “status quo” perché, studiate nei minimi particolari e trasmesse “a tamburo battente” nelle televisioni senza alcun limite o regolazione, al fine di colpire i potenziali consumatori non fanno altro che banalizzare o volgarizzare anche sentimenti e relazioni.

Ed infine, banali e volgari sono percepite le relazioni da tutti, o almeno dalla maggioranza della popolazione, i così detti consumatori che tutti i giorni vedono la televisione con tali divulgazioni, senza neanche accorgersi che ogni giorno di più invece, si stanno trasformando solo in numeri che vanno ad alimentare le molteplici percentuali qualificanti l’audience e l’economica … che tristezza!!!

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