Elly Schlein, in tantissimi a Rimini per la candidata alla segreteria nazionale del Pd.
Non sono state sufficienti la sala principale e le salette adiacenti per contenere tutti i partecipanti, tantissimi in piedi il 29 gennaio. Oltre 500 i partecipanti.
Un pubblico variegato che attraversava tutte le generazioni. Da chi aveva sulle spalle anni di militanza ai tantissimi giovani che hanno seguito l’intervento della candidata alla segreteria nazionale del Pd.
L’iniziativa si è aperta con gli interventi dei tre coordinatori del comitato a sostegno di Elly Schlein.
Eleonora Martello, Emanuele Bianchi e Chiara Angelini. A seguire gli interventi di Emma Petitti presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, Mirna Cecchini sindaca di San Clemente e Chiara Bellini vicesindaca di Rimini.
Poi il microfono è passato alla candidata alla segreteria nazionale del Pd.
Ha ringraziato Rimini per l’accoglienza e per la grande partecipazione per poi delineare i tratti del Pd che vorrebbe.
“La nostra mozione è un progetto collettivo, che non a caso si chiama “Parte da noi”, e nasce per ricucire proprio le fratture di questi anni. Ricostruire un ponte tra le migliori energie che ancora sono dentro al Pd, e tutte quelle persone che se ne sono andate e stanno tornando. Le nostre assemblee sono bellissime anche per questo motivo, sono tutte ricongiungimenti familiari. Il Pd può tornare a essere una comunità larga e accogliente, se riscopre i suoi valori fondanti, e li riadatta al mondo che viviamo”.
“Servono i valori di sempre, ha continuato Elly Schlein, ma serve anche una sinistra nuova. Ecologista, e femminista. Capace di ascoltare, parlare la lingua delle mobilitazioni delle giovani generazioni, di chi considera inscindibili diritti sociali e civili, di chi ha capito che la sfida è proprio quella di tenere insieme le lotte. Il lavoro, l’emergenza climatica, le diseguaglianze sociali. Io sogno un Pd che si batte con questa visione”.
“Ecco, la visione del futuro che parte da noi parte esattamente da tre sfide cruciali che le deste non nominano mai potete starne certi: diseguaglianze, clima e precarietà. È come se vivessero in un altro Paese, le diseguaglianze sono rimosse e vale solo il merito, anzi. Ma come si fa a parlare di merito se non si garantisce a tutte e a tutti uguali opportunità di partenza? si è domandata la parlamentare del Pd.
Nel suo intervento, durato circa 45 minuti, Elly Schlein non si è sottratta a rispondere a chi la critica di essere troppo radicale oppure venuta da fuori dal Pd.
“Chi pensa che i temi che portiamo nella discussione siano troppi radicali, non so dove viva. Sulle tavole delle famiglie italiane, per prime quelle su cui il caro bollette ha pesato di più, si parla di crisi, di salari, di clima. Su quelle di chi ha i privilegi per stare al caldo, non lo so”.
Il finale è sull’idea di partito.
“Serve un cambio di visione, e servirà anche recuperare credibilità con un cambio del gruppo dirigente. Le elezioni politiche di settembre però ci hanno detto chiaramente che è mancato il campo dell’alternativa, e questo non può esistere senza la comunità democratica, e senza un Pd che ricominci a fare il suo mestiere, ovvero stare dalla parte dei più fragili. L’ho visto anche in campagna elettorale, la base è quasi sempre più avanti di quanto non si creda”
L’intervento di Elly Schlein è stato interrotto da decine di applausi da parte dei partecipanti. Uno degli applausi più convinti è stato quando la candidata alla segreteria ha detto che se eletta vuole aprire scuole di formazione politica.
Il finale è una richiesta di impegno e mobilitazione da parte dei suoi sostenitori in vista delle assemblee nei circoli del Pd che dovranno decidere chi dei 4 candidati andrà alle primarie del 26 febbraio. Dopo essersi intrattenuta con i suoi sostenitori Elly Schlein è andata via per raggiungere per tempo un’altra iniziativa in provincia di Ravenna