di Fabrizio Pullè, Il segretario della federazione delle Civiche
NON POSSIAMO ESIMERCI
Bonaccini ed il Governo del PD della Regione Emilia-Romagna, riescono sempre a sorprenderci.
Già in difficoltà per una stagione turistica ampiamente deficitaria e per una comunicazione post – alluvione che ha sacrificato l’immagine vacanziera sull’altare delle immagini del disastro utili per richiedere i sussidi, il Governatore ha ben pensato di far saltare di netto anche l’ultimo weekend sfruttabile dal punto di vista turistico, quello del 15 / 17 settembre. Prima comunicano la notte rosa invece che “il mare blu”, poi affondano l’ultimo weekend utilizzabile per le vacanze degli emiliano-romagnoli, in ragione di non si sa quale logica “didattica”. Ma io mi domando: è proprio necessario riaprire le scuole “proprio” di venerdì? Molti alunni, si troveranno a dover andare al primo giorno di scuola di venerdì, per poi avere due nuovi giorni di pausa. Sembrerebbe quasi fatto per dispetto. Scelte incomprensibili, a cui non possiamo abituarci e che non possiamo esimerci dal criticare. Che senso ha tutto questo? Non sarebbe stato più logico far partire le scuole lunedì 18, e lasciare la possibilità di vivere un ultimo, bel weekend nelle località balneari alle famiglie? Lo ripeto da sempre: quando la politica è miope, i risultati dei provvedimenti adottati sono pessimi. Questa ne è l’ennesima riprova. A me viene il sospetto che sia l’ondata iniziale di un attacco frontale alle “vacanze lunghe estive” tipiche della tradizione italiana: idee già teorizzate da quella cultura di sinistra che trova il suo verbo nelle colonne de “La Repubblica”.
Peccato, un’altra occasione persa.