Gian Luca Pasolini, un riccionese in Giappone ad insegnare il belcanto all’Università della musica. E’ stato una decina di giorni lo scorso febbraio, dal 15 al 27.
Ospite di Showa University of Music, il prestigioso tenore alla fine del corso ha tenuto un piccolo concerto per gli allievi e gli insegnanti. Ha cantato alcune arie famose e duettato con due bravissime cantanti, Serena Farnocchia e Leonor Bonilla; l’italiana e la spagnola sue colleghe in terra giapponese. Hanno accompagnato i concerti degli allievi e dei cantanti i pianisti Takashima Risa, Ito Miyu, Hayashi Naoki e Asano Naoko.
Non è la prima volta che Pasolini va in Giappone per cantare ed insegnare. Qualche anno fa ha interpretato una Butterfly e tenuto una masterclass. Allievo del grandissimo maestro Robleto Merolla, tra i massimi cantanti lirici al mondo nella seconda metà del secolo scorso, Pasolini oltre a cantare insegna al conservatorio Rossini di Pesaro. Si è esibito nei maggiori teatri del mondo, dalla Scala, passando per la Fenice di Venezia, il teatro dell’Opera di Astana ed il Comunale di Bologna. Ha cantato anche per gli 80 anni di Zubin Metha a Firenze. Verso la sua città, Riccione, è sempre stato sensibile per gli eventi di beneficenza. Inoltre, ogni anno, in memoria della madre Maria deceduta prima del tempo, tiene un concerto nella chiesa di Riccione Paese.
L’incontro tra Pasolini e la lirica è da film. Iscritto a Giurisprudenza, per mantenersi agli studi lavora alla gelateria Nuovo Fiore di Riccione. Nelle pause intona qualche aria famosa; un amico gli fa avere un’audizione dai Grimaldi, Giorgio e Carla. I due sono stati ottimi cantanti e tra i preferiti del direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni. Dopo averlo ascoltato gli dicono: “Hai una voce bellissima; se ti impegni potresti cantare anche alla Scala”. Mai profezia fu più vera.