A preoccupare di più sono i minorenni. L’ultimo episodio è stato quello del ragazzo diciassettenne a Roma che ha ucciso per una “banalità” una coetanea . Poi c’è stato il giovane che a scuola ha accoltellato la professoressa. Tanti altri casi e la lista sarebbe lunga. Scuola e famiglia hanno delle grosse responsabilità. Sono poche, per esempio, le scuole che valutano con serietà la condotta dei ragazzi e spesso non prendono alcun tipo di provvedimento di fronte ad eventi eclatanti. Le famiglie, invece, instaurano con i figli un rapporto di amicizia fino a che non possono dire mai nulla perché il figlio/a pretende di avere sempre ragione e fare quello che vuole. Sarebbe utile un minimo di autorevolezza che ristabilisca un po’ il rispetto nei confronti dei genitori. Certo ci sono ancora i ragazzi perbene ma stiamo andando, in generale, verso una deriva pericolosa.