Originaria di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, Giuliana Di Buò, naturalizzata misanese, produce gioielli preziosissimi, talmente pregevoli che profumano di nobiltà.
Le sue creazioni sono esposte, ed in vendita, a Ravenna, presso uno spazio di beneficenza, ”Alla Beneficenza”, gestito dal fratello, Luciano Di Buò, diacono che con altruismo si dedica a rendere meno dura la vita per chi è meno fortunato.
I gioielli sono handmade, con l’uncinetto, una passione nata all’età di 15 anni, ed un’arte tornata prepotentemente di moda, dove Giuliana trova sollievo, dopo avere avuto problemi di salute.
”Voglio aiutare la gente costretta a vivere per strada, – dice la Di Buò – che trova sollievo nell’Opera di Santa Teresa. La vendita permette di sostenere i progetti della Fondazione, soprattutto la mensa dei poveri, il servizio docce e guardaroba, nonchè la Casa della Carità. Il mio contributo è una goccia nell’oceano della solidarietà, ma mi fa piacere sapere che, grazie anche al mio lavoro, le persone bisognose possono accedere ai farmaci, alle visite mediche e gli anziani possono avere la possibilità di integrare la retta, per la loro accoglienza, in struttura.”
L’idea della sostenibilità, nello stesso sito, ha origini antiche, risale al 1914, quando vi erano altrettanti prodotto in vendita, anche se, di foggia dettata dalle mode del momento.
Inventiva, precisione e cura del dettaglio, eleganza e raffinatezza sono le caratteristiche di tali monili che andranno ad arricchire i portagioie di tutti coloro che parteciperanno a fare sentire meno soli gli ”invisibili” della società.