Il dottor Giacchino Cusmano in pensione dal 23 febbraio dopo 21 anni di servizio a Verucchio.
La sindaca Stefania Sabba l’ha ricevuto in municipio e salutato a nome dell’amministrazione
e della cittadinanza.
«Ringrazio di cuore Gioacchino Cusmano a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità per la sua opera preziosa per l’intera cittadinanza. Il “dottore” – nei paesi lo si chiama ancora così visto il rapporto viscerale che vi si instaura – è una figura già di per sé vitale, una delle architravi e dei punti di riferimento della società, Gioacchino vi ha aggiunto un quid fatto di passione, amore per la professione e grandissima umanità che lo hanno reso un vero e proprio figlio adottivo di Verucchio. Non ha mai chiuso la porta dei suoi ambulatori allo scoccare del fine turno ed è riuscito a ricavarsi spazio per tantissime visite a domicilio di cui una popolazione come la nostra ha una necessità straordinaria, spendendosi in maniera encomiabile in prima persona anche nei terribili momenti del Covid. Grazie, grazie e ancora grazie” commenta la sindaca Stefania Sabba, che martedì lo ha ricevuto in municipio per salutarlo e omaggiarlo in maniera ufficiale. Un momento istituzionale e intimo alla presenza della moglie Donatella Michelacci in cui ha donato al medico il carnet di viaggio di Verucchio, una pubblicazione realizzata da una illustratrice che racconta la storia e le bellezze della cittadina.
“Saluto tutti i cittadini con grandissimo affetto, ora mi prenderò un po’ di riposo ma sarò comunque sempre a disposizione di questa comunità: in questi anni ho maturato un debito di riconoscenza nei confronti di Verucchio che mi vedrà tornarvi fino alla fine dei miei giorni e se qualcuno avrà bisogno troverà la mia porta sempre aperta” fa eco il dottor Cusmano, ripercorrendo la carriera che domani vedrà i titoli di coda: «Sono nato a Piraino, in provincia di Messina, il 23 febbraio 1953. Dopo essermi laureato a Bologna nel 1979, sono stato ufficiale medico degli Alpini a Tarvisio e durante quell’esperienza ho fatto anche la guardia medica
Poi nel 1983 ho aperto il mio primo ambulatorio, con l’intendimento già al tempo di venire un giorno in Romagna, la terra di mia moglie Donatella originaria di Corniolo di Santa Sofia
Nel 1986 mi sono trasferito a Pontebba, sempre in provincia di Udine, dove ero medico della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e delle Ferrovie. Me ne sono andato nel 2002, quando il 10 giugno ho aperto l’ambulatorio a Verucchio, sostituendo il dottor Riccardo Magnani che è andato in pensione il 4 luglio. In totale fanno 21 anni in Friuli e 21 a Verucchio, che è passato in vetta al mio cuore per gli affetti e i legame particolari che si sono instaurato nel tempo. Grazie ancora a tutti per avermi fatto sentire a casa”.