Il vescovo Nicolò Anselmi: “Cari giovani e ragazzi, dedicate tempo e date affetto ai vostri nonni, sono la nostra radice”.
I suoi auguri video.
“Il tempo va abitato nella pienezza. La relazione
come strumento di crescita”
Il 23 luglio si celebra la terza Giornata Mondiale dei Nonni e
degli Anziani, voluta da Papa Francesco.
Una ricorrenza che sottolinea l’importanza del dialogo tra le
generazioni, nel rispetto dell’identità di ciascuno. “Non
lasciamo soli gli anziani, la loro presenza nelle famiglie e nelle
comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere
la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si
custodiscono le radici” è l’invito lanciato dal Pontefice dal suo
account Twitter in nove lingue @Pontifex .
“Per meglio accogliere lo stile dell’agire di Dio, ricordiamo che
il tempo va abitato nella sua pienezza, perché le realtà più
grandi e i sogni più belli non si realizzano in un attimo, ma
attraverso una crescita e una maturazione: in cammino, in
dialogo, in relazione”, ha scritto Francesco nel Messaggio per
la ricorrenza. La relazione, dunque, come strumento di
crescita, per realizzare i sogni più veri che ci consentono di
vivere in quella pienezza che esige una comprensione della
storia e del proprio tempo. Gli anziani ci permettono di vivere
nella storia, ma una vita piena non consiste nel replicare il
passato, bensì nell’attingere all’esperienza, alla testimonianza
dei vecchi per costruire un futuro migliore.
In questa occasione il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi,
ha voluto inviare un breve messaggio video
in cui spiega la scelta della data, perché la domenica più vicina
al 26 luglio, festa dei santi Gioacchino ed Anna, genitori di
Maria e dunque nonni di Gesù. Il Vescovo Nicolò ha ricordato
le parole del Papa circa “la bellezza e l’affetto tra giovani e
anziani”.
Quest’anno la Giornata dei Nonni e degli Anziani è ad una
incollatura dalla Giornata Mondiale della Gioventù, che si
celebra a Lisbona, in Portogallo, dal 1 al 6 agosto, e alla quale
parteciperanno anche centinaia di giovani della Diocesi di
Rimini.
Il Vescovo fa poi riferimento alla sua personale esperienza. “In
questi giorni mi è capitato spesso vedere nonni e nipoti
correre, giocare assieme, fare il bagno, rincorrersi sulle nostre
spiagge. Questa immagine mi ha riportato, non senza un po’ di
nostalgia, ai miei quattro nonni (oggi in Paradiso): Barbara,
Stefano, Nicolò e Giulia”.
Da qui l’invito del Vescovo: “Cari nipoti, bambini, ragazzi,
adolescenti godetevi i vostri nonni, ringraziateli, regalate loro
un po’ di tempo, dite loro ‘grazie’ per il bene che vi vogliono,
per averci donato papa e mamma senza i quali non saremmo
qua. Ringraziateli per tutto quel che ci hanno donato e
abbracciateli anche da parte mia”.