Intitolata una rotatoria a Elio Ghelfi (\1937 – 2020), pugile e allenatore.
Scoperta la targa della rotatoria posta tra via Edelweiss Rodriguez Senior e via Macanno. Un momento ufficiale molto partecipato, dove erano presenti, oltre al sindaco Jamil Sadegholvaad e Francesco Bragagni, assessore ai Servizi Civici e Toponomastica, anche i figli di Elio Ghelfi, Alessandra e Ivan, con le loro famiglie.
Tra i tanti cittadini che hanno voluto onorare la sua memoria, c’erano soprattutto i suoi ‘ragazzi’. Quelli che grazie ad Elio sono stati tra i migliori talenti della box internazionale, quando la Libertas Rimini era la palestra dei campioni. Ad applaudire fra i partecipanti, ed esprimere alcune parole in memoria del maestro erano presenti anche: Masini, Loris Stecca, Pira, Aluigi, Maggio’, Tani, Morri, Palmiero e Farinella.
Cerimonia sentita nella quale sono intervenuti anche il giornalista Giorgio Betti e l’ex presidente dei Lions Club Ariminus Montefeltro, Roberto Giannini, che hanno voluto lasciare un ricordo del maestro, per la sua straordinaria storia sportiva che ha esaltato per un lungo periodo la città di Rimini.
Elio Ghelfi ha all’attivo 2200 match seguiti dall’angolo, 28 Campionati del mondo, 32 Campionati d’Europa, 62 Campionati Italiani, 2 Olimpiadi. E con vittorie importanti, tra le quali 1 titolo olimpico (Maurizio Stecca), 6 campionati del mondo nelle varie categorie, 5 campionati europei nelle varie categorie, 10 campionati italiani nelle varie categorie.
Alcuni passaggi dell’intervento del sindaco Jamil Sadegholvaad
“Nella vita e nella storia di una città ci sono figure importanti, anzi fondamentali per la comunità, che non sempre appaiono nei libri di Storia. La Storia, quella con la famosa S maiuscola, spesso racconta fatti apparentemente enormi ma che magari nella vita di tutti i giorni, nella vita della gente comune, non sono così impattanti.
Una di queste figure fondamentali nella storia di Rimini la ricordiamo tutti insieme quest’oggi. Elio Ghelfi, pugile, allenatore di pugili e uomo di sport. Non c’è bisogno di descrivere Elio Ghelfi perché, in qualche modo, lo avete conosciuto tutti. Un signore, una persona educata, uno dei più grandi insegnanti di pugilato che l’intero panorama internazionale ha conosciuto. Guardavi un pugile, sia esso un campione del mondo, un campione europeo, un campione italiano, un semplice amatore, e subito dicevi ‘quel pugile è di Ghelfi!’. Nei movimenti si vedeva la mano del Maestro, il segno inconfondibile della sua capacità pedagogica, della sua tecnica applicata alla ‘nobile arte’. E proprio qui credo stesse il segreto di Elio Ghelfi. Anche da insegnante è sempre stato un pugile, prima di tutto un pugile. Un pugile e un uomo di sport che merita di stare tra i grandi di Rimini per sempre, incrociando in questo luogo da adesso in poi la vita nostra, dei nostri figli e dei nostri nipoti.”