Ho dei bellissimi ricordi delle mie estati passate a Pesaro da ragazzo. Ho fatto una grande festa per i diciotto anni. Ma gli amici veri si potevano contare sulle dita di una mano. Prime estati e prima ragazzina , una grande emozione (non c’erano ancora i cellulari), la voglia di sentirla al telefono, telefonate fatte di lunghi silenzi e timide parole dolci nell’incertezza di rivederla il giorno dopo. I bagni meravigliosi e le nuotate nella piscina condominiale con mio padre che osservava e voleva che arrivassi a 100 vasche. E poi ancora le lunghe chiacchierate in spiaggia. Alla sera ci si dava appuntamento per un gelato, o si andava in discoteca che era il vero punto di ritrovo mentre ora lo è di meno. Sempre senza perdere mai di vista la ragazzina del momento che splendeva come una stella.