“La vita stessa è una scuola di Empatia”: ennesima bella serata a Misano per la lezione di Laura Boella nell’ambito della rassegna filosofica Homo Homini Lupus. Cos’è l’empatia oggi? In che misura comprenderla ci aiuta a gestire il rapporto con gli altri? La società contemporanea, afferma Boella, attraversata da dinamiche globali, si è trovata ad affrontare il problema della lacerazione dei legami interpersonali, del trionfo dell’avidità, della lotta per l’accaparramento delle materie prime, dell’individualismo e dell’odio per chi non appartiene al gruppo. In pochi anni l’empatia si è rovesciata in rabbia, interpretando i sentimenti di umiliazione e di odio prodotti dal disordine mondiale. L’empatia mostra di essere un’esperienza incarnata, disordinata, personale e politica, ma su cui è necessario soffermarsi poiché definisce il nostro difficile, ma fondamentale, rapporto con l’altro. L’empatia è l’esperienza che mette di fronte all’esistenza dell’altro come altro, alla sua unicità e differenza. Non è un sentimento di simpatia o di compassione. Non produce somiglianze o sintonie, ma movimenti imprevisti e diversificati verso i nuovi pensieri e desideri generati dall’incontro fra due esseri umani. L’empatia, fondamento di tutti gli atti emotivi, volitivi, cognitivi, valutativi, narrativi con cui incontriamo l’altro, richiama una dimensione dell’esperienza che si gioca sul confine tra interiorità ed esteriorità, tra ciò che accade dentro e fuori di noi, tra sensibilità e spiritualità. Empatia vuol dire allargare la propria esperienza, renderla capace di accogliere il dolore, la gioia altrui, mantenendo la distinzione tra me e l’altro, l’altra. Empatia è “rendersi conto”…..
Un lungo dibattito ha chiuso l’intensa serata.