Non viene mai inflitta la pena giusta o capita raramente.
Non lo è certo stata per il ventiduenne Niccolò Ciatti e per la sua famiglia. Intervistano spesso il padre che stigmatizza come sopravvivere alla morte di un figlio (nel 2017) sia forse la cosa più difficile che ci sia. Niccolò era un ragazzo per bene che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. All’uscita della discoteca dove aveva trascorso una bella serata in Spagna, è stato ucciso a calci in testa da un ceceno senza nessun motivo particolare. Il ceceno, condannato a soli 23 anni, è tuttora latitante. E di questi casi ne capitano spesso anche in Italia. Se questi eventi non meritano l’ergastolo, allora non c’è una giustizia equa.