L’apertura ai visitatori da parte del FAI (Fondo ambiente italiano) di villa Pavarotti riporta alla memoria i momenti di alta vitalità della dimora pesarese del grande tenore: i suoi allievi musicisti, i complessi ospitati da Nicoletta Mantovani, personalità in visita, emittenti italiane e straniere. Erano gli anni in cui anche Riz Ortolani e la moglie Katyna frequentavano assiduamente Pesaro. E proprio Riz mi manifestò il desiderio di incontrare “Big Luciano” il quale, alla mia proposta, si mostrò ben lieto del contatto. E così ebbe luogo la visita che si prolungò con piacevoli reciproci scambi di esperienze, racconti di eventi, ricordi di comuni frequentazioni di varie personalità artistiche. Con riflessioni anche sui giovani musicisti ed il loro avvenire. Particolarmente interessato si mostrò Pavarotti anche ai racconti di Katyna sui suoi successi negli Stati Uniti e in Messico. Finchè l’appuntamento, dopo qualche ora, si concluse con l’immancabile foto ricordo scattata da Nicoletta nel soggiorno della villa, che Riz e Katyna esposero in bella mostra nell’ampio salotto della loro bella residenza romana.
*Presidente Emerito Conservatorio Rossini
SI LEGGE SUL SITO DEL FAI
Nel quartiere di Baia Flaminia, alle pendici dell’area protetta del Parco San Bartolo, su un’altura che discende dolcemente verso la spiaggia ed il mare, Villa Giulia è stata la residenza in cui per oltre 30 anni il grande tenore Luciano Pavarotti ha trascorso le proprie vacanze con la famiglia. Villa Giulia non è una villa nel senso comune del termine ma una casa di vacanza che non mette in soggezione perché ancora vi echeggiano le risate, i brindisi, il rumore di stoviglie delle interminabili cene e la voce, unica, inconfondibile, splendida di Luciano Pavarotti.
“Villa Giulia” (dedicata al nome della amatissima nonna di Luciano) è stata il buen retiro dove Pavarotti ha preparato i debutti teatrali e discografici che negli anni Settanta e Ottanta hanno fatto di lui non solo uno dei più famosi ma anche soprattutto uno dei più grandi tenori del XX secolo. A Villa Giulia sono convenute persone normali, appassionati e fan che trovavano i cancelli sempre aperti e volevano semplicemente vedere il tenorissimo, salutarlo, scambiare con lui poche battute, sempre cordiali. Ma al contempo in “Villa” trascorrevano giornate indimenticabili i grandi del jet set internazionale, in quel clima di divertente, intima e sana “normalità” che Luciano sapeva infondere in ogni contesto che lo vedeva carismatico ma sempre accessibile e simpatico protagonista.
Villa Giulia era in origine una casa colonica a mezza costa, affacciata sulla spiaggia di Baia Flaminia, era una casa di contadini, in disarmo, tutta da rifare. Pavarotti l’aveva “puntata” transitando con la propria barca ormeggiata al porto di Pesaro per andare verso la Vallugola. Impiegò qualche anno per convincere il proprietario a venderla, già immaginando se stesso, la propria famiglia, i parenti e gli amici, persone di ogni età, banchettare, fare capannelli o rilassarsi in (relativa) solitudine, immersi in uno scenario naturalistico da favola, anche perché in simbiosi con quella forma d’arte interdisciplinare che è l’opera lirica, una “diavoleria” che poteva essere solo espressa dal genio tutto italiano che non poteva accontentarsi della sola musica, del solo teatro, dei soli arredi scenici, ma volle fondere il tutto in un’unica forma artistica in cui le voci dei grandi cantanti sono state e restano l’elemento peculiare, entusiasmante e distintivo, come la voce di Luciano Pavarotti che ha impregnato per oltre 30 anni Villa Giulia in cui tuttora si avverte la presenza del grande tenore come in nessun altro luogo da lui frequentato.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Durante le Giornate FAI d’Autunno potremo attraversare il rigoglioso parco ai piedi del San Bartolo, raggiungere la bella villa che si affaccia su un giardino con piscina da cui godere una splendida vista verso il mare. Potremo inoltre visitare alcuni ambienti significativi della villa, tra cui la sala in cui il tenore studiava, accolti dalla figlia Giuliana Pavarotti, da Stefano Gottin, presidente della Wunderkammer di Pesaro, amico e fine conoscitore di Luciano Pavarotti, e da altre persone che al Maestro furono vicine. Potremo conoscere dai loro racconti il Pavarotti “privato” ed il suo legame con la casa di vacanza di Pesaro, ma anche ricordare il grande artista e ripercorrere con gli esperti “le ragioni del mito”. Venerdì 13 ottobre, ore 16:15 Apertura delle Giornate FAI di Primavera a Pesaro. Riservato agli iscritti FAI Conversazione con Giuliana Pavarotti e con Stefano Gottin sul tema “Le ragioni del Mito” Momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Rossini di Pesaro. Brindisi inaugurale. Contributo per il FAI 15 euro. Ingresso riservato a 40 persone iscritte FAI. Prenotazione chiamando 3398265159 (10,00/12,00 – 16,00/18,00)
Stefano Gottin, Presidente Wunderkammer Pesaro
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata
VISITE A CURA DI
Giuliana Pavarotti e Stefano Gottin, Presidente Wunderkammer Pesaro