“Momenti come questo, in cui si affrontano tematiche e valori così importanti come pace, memoria ed Europa per trasmetterli a centinaia di giovani presenti in sala, riempiono di grande soddisfazione e speranza”. Questo il commento di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, al convegno al Teatro degli Atti pieno di studenti e studentesse, in occasione della 6^ Giornata Nazionale delle Vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, ha preso parte al convegno intitolato “Franco Leoni Lautizi. Un testimone tra Pace Memoria e Europa” promosso dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in collaborazione con il Comune di Rimini e patrocinato, tra gli altri enti, dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Insieme a Petitti hanno partecipato alla tavola rotonda l’ex presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, l’assessora con delega alle Politiche per la Pace del Comune di Rimini Francesca Mattei, il vice presidente nazionale vicario ANVCG Michele Corcio, Daniele Susini, storico e autore del libro “Ti racconto Marzabotto”. A moderare la giornalista Vera Bessone, mentre in apertura hanno portato i propri saluti la vicesindaca del Comune di Rimini, Chiara Bellini, Gianfranco Grisi, delegato Ufficio Scolastico regionale Emilia-Romagna e il figlio di Franco, Cristiano Leoni Lautizi.
“Grazie all’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, con la quale collaboriamo in tante iniziative, ultima delle quali ha visto l’adesione della Regione Emilia-Romagna alla Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, esponendo uno striscione sul palazzo dell’Assemblea legislativa e illuminando la sede di blu”, commenta Emma Petitti.
“È estremamente importante per me essere qui oggi a ricordare e rendere omaggio a una figura come quella di Franco Leoni Lautizi, testimone della strage di Marzabotto. Un grande uomo che si è speso tanto per la comunità riminese nel diffondere la memoria storica dell’efferatezza della guerra, lanciando sempre un potente monito alla non violenza e al perdono. Ha incontrato negli anni migliaia di studenti e cittadini per raccontare la sua storia e portare il suo messaggio di pace e di speranza.
A livello istituzionale, oltre che ovviamente a livello personale, credo nell’importanza di sostenere, realizzare e promuovere iniziative che mirano a mantenere sempre salda la Memoria diffondendone i valori anche tra le nuove generazioni, affinché ogni percorso non vada perso nel tempo”.
“La volontà di fare la differenza è testimoniata anche dalla legge regionale sulla Memoria 3/2016 e da tutte le iniziative promosse e sostenute anche insieme agli Istituti storici del territorio e agli Enti locali, come i bandi dedicati ai Viaggi della memoria e attraverso l’Europa che nel 2019 (ultimo anno delle attività in presenza) ci ha permesso di portare 8.100 studenti nei luoghi simbolo del ‘900, dai lager alle foibe, dai Balcani alla Berlino divisa in due dalla Guerra fredda”.
“La pace è una costruzione continua che va alimentata ogni giorno con un lavoro quotidiano che si incentiva attraverso la memoria e quindi è importante ricordare, conoscere la storia, studiare, leggere e confrontarsi perché la pace e la democrazia (come vediamo anche in questo periodo) non sono mai acquisite per sempre. La Regione ha lavorato molto con il Comune di Rimini e le associazioni del territorio per sostenere progetti come la mostra “Auschwitz-Birkenau 1940-1945” ospitata dal Museo della Città e curata dal Mémorial de la Shoah di Parigi”.