• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Settembre 18, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Quel sussidio occulto ai profitti delle banche

Redazione di Redazione
27 Novembre 2023
in Economia
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Tratto da lavoce.info

 

DI RONY HAMAUI, professore a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente di Intesa Sanpaolo ForValue.

In un contesto di alti tassi d’interesse, una politica monetaria che preveda ampie riserve bancarie, come quella oggi in vigore nei principali paesi, offre alle banche commerciali un importante e occulto sussidio ai profitti, a spese dei contribuenti.

La remunerazione delle riserve in eccesso

È abbastanza chiaro a molti che, nella congiuntura attuale, le banche commerciali fanno profitti straordinari. Meno chiaro è che le banche centrali sussidiano abbondantemente questi profitti a spese dei contribuenti. Infatti, la crescita del margine d’interesse delle banche non è originata solamente dal differenziale fra i tassi sui depositi e quello sugli impieghi a famiglie e imprese ma anche, e in alcuni casi soprattutto, dall’ampia dimensione e dall’alta remunerazione delle riserve in eccesso, cioè dei depositi detenuti presso le banche centrali.

I programmi di acquisto di titoli privati e pubblici realizzati dalle principali banche centrali dopo la crisi finanziaria e soprattutto durante la pandemia (i cosiddetti Quantitative easing – Qe) hanno enormemente ingrossato i bilanci degli istituti di emissione e il modus operandi della politica monetaria. Infatti, si è passati da un sistema con riserve bancarie limitate, in cui le banche centrali governavano i tassi attraverso operazioni di mercato aperto, a un sistema con riserve molto abbondanti, la cui remunerazione va a influenzare i tassi sul mercato interbancario. Il risultato è che le riserve delle banche, ossia i depositi che detengono presso la banca centrale, sono enormemente aumentati e vengono remunerati con tassi che nell’ultimo anno sono cresciuti molto.

A titolo d’esempio, ad agosto le riserve detenute dalle banche europee presso la Banca centrale europea ammontavano a 3.650 miliardi di euro e rendevano il 4 per cento. Così in un anno le banche europee incasseranno dalla Bce 146 miliardi di euro, pari all’1,1 per cento del Pil. Cifre non dissimili si ritrovano negli Usa e nel Regno Unito.

Poiché le banche commerciali remunerano la loro raccolta a tassi molto bassi (in Italia mediamente allo 0,86 per cento a settembre), la gran parte degli interessi pagati dalle banche centrali si trasforma in profitti netti. Per inciso, ricordiamo che le riserve sono prive di qualsiasi rischio sia di credito che di mercato.

All’opposto, le banche centrali al loro attivo detengono titoli di stato comprati quando i tassi d’interesse erano più bassi. Così a fronte dei profitti degli istituti commerciali, le banche centrali stanno accumulando sostanziali perdite. Ed è bene ricordare che, al di là degli accantonamenti, quelle perdite si trasformano in oneri fiscali per i contribuenti senza alcun dibattito pubblico o decisione governativa.

È vero che negli anni precedenti le banche centrali avevano ottenuto importanti profitti, dovuti alla loro attività di signoraggio e che in futuro, quando i tassi d’interesse scenderanno, ritorneranno a farli, ma è pur vero che le attuali perdite pesano sui bilanci pubblici. Sia la Federal Reserve che la Bank of England hanno già annunciato che non intendono ritornare a un sistema con riserve limitate, mentre la Bce riduce molto lentamente il suo bilancio non rinnovando i titoli in scadenza. Così, un sistema di riserve abbondanti rimarrà in vigore per molti anni, perché oggi ritenuto più consono a gestire la politica monetaria.

Più profitti per le banche del Nord Europa

I costi di questa scelta non si distribuiscono in maniera omogenea tra tutti i paesi dell’Unione europea e sono maggiori nei sistemi bancari che detengono ampie riserve ed emettono titoli pubblici con spread più bassi. Ad esempio, gli interessi pagati alle banche italiane sono stimati in “solo” 8,3 miliardi di euro contro i 49,1 alle banche tedesche e i 35,9 a quelle francesi.

In un recente lavoro Paul De Grauwe e Yuemei Ji mostrano come la pratica delle riserve abbondanti e remunerate offra alle banche, che generalmente raccolgono a breve e investono a lungo, una copertura gratuita ai rischi di tasso. Inoltre, essa provoca un rialzo dei tassi d’interesse sui titoli pubblici poiché offre agli intermediari finanziari una valida alternativa d’investimento. Infine, la remunerazione delle riserve riduce l’efficacia della politica monetaria poiché un innalzamento dei tassi d’interesse genera un aumento dei profitti e del capitale delle banche che attenua la stretta creditizia.

Di qui la proposta di introdurre una riserva obbligatoria ampia e non remunerata (oggi in Europa è pari all’1 per cento) che riduca le riserve libere e il loro conseguente costo.

Insomma, una tassa sulle banche ben più equa ed efficace di quella introdotta da molti paesi, compresa l’Italia.

Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Articolo precedente

Nex Gen Atp Finals, Luca Nardi debutta col francese Arthur Fils

Articolo seguente

Moto. Rimini premia i campioni Marco Bezzecchi, Mattia Casadei e Matteo Ferrari il 4 dicembre

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Economia

Rimini. Granchio blu, dalla Regione 3,1 milioni a 282 imprese

16 Settembre 2025
Economia

Economia. Il problema di fondo della disuguaglianza economica

16 Settembre 2025
Economia

Rimini. Economia, “La Romana dal1947” (88 gelaterie nel mondo) si presenta a Knower il 17 settembre

11 Settembre 2025
Rimini col suo golfo: albe e tramonti di una bellezza mozzafiato
Economia

Rimini. Turismo: “Meno 20-25 per cento in tutt’Italia. Lavorano quelli bravi a prescindere se il locale è di proprietà o no”

23 Agosto 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Entrate extratributarie, una risorsa da valorizzare *

22 Agosto 2025
balneari primo settore turismo
Economia

Rimini. Turismo: in Italia il 56 per cento della spesa è degli stranieri, il 44 dagli italiani. In provincia di Rimini il 27 per cento

21 Agosto 2025
Gianluca Spadoni
Economia

Riccione. Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI, coi dazi al 15% stimato perdita fatturato fino al 18%

17 Agosto 2025
Coriano. Colline riminesi con vigneti
Economia

Emilia Romagna. Agro-alimentare 2024 da record, superati i 6 miliardi di euro (più 13 per cento)

17 Agosto 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Moto. Rimini premia i campioni Marco Bezzecchi, Mattia Casadei e Matteo Ferrari il 4 dicembre

Enrico Giannini

Enrico Giannini, nuovo singolo del cantautore riminese

HIC Rimini, i “Violet” inaugurano il cartellone musicale

Commercio, apre Koko: nuovo negozio di abbigliamento in via Repubblica

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Rimini. Il sindaco Sadegholvaad ha dato il benvenuto ad Ugo Poggi nuovo comandante della Guardia di Finanza e salutato il comandante uscente Alessandro Coscarelli 17 Settembre 2025
  • Riccione. Fondazione Marco Simoncelli dona un arco radiologico digitale all’ospedale di Riccione 17 Settembre 2025
  • Civivo, volontari in azione nelle scuole di Rimini per l’avvio dell’anno scolastico 17 Settembre 2025
  • Bologna. La pasticceria Laganà compie 70 anni… quella seconda casa a Misano Adriatico 17 Settembre 2025
  • Riccione. I 95 anni di Pico. Gli auguri di Edmo 17 Settembre 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-