Viera (in italiano Fede), la signora ucraina in pensione con Alzheimer da anni cura le aiuole di viale Ceccarini e dintorni. A mani nude, lo fa tutti i giorni con attenzione e rigore certosino. Toglie foglie e fiori secchi; raccoglie gli aghi dei pini. Piccoli gesti che rendono la città più bella.
“Complimenti signora. Che brava…”. E’ piegata a pulire l’aiuola rialzata della bella statua di bronzo (regalo di Famija Arciunesa) che reca Maria Boorman Ceccarini in viale Ceccarini. Si alza e sorride: “Grazie, grazie”. Dall’accento si capisce che aggiunge dall’Europa dell’Est. Inizia a raccontare di sé. Dice: “Mi piace fare questo; è meglio che stare a casa nel letto o sul divano. Mi rende felice”. E’ ucraina in pensione, affetta da Alzheimer. E’ arrivata in Italia 23 anni fa come badante a Pergola, al servizio di due professori. E’ giunta a Riccione per via della sorella che prestava servizio come badante a Rimini. La signora dal viso tondo, capelli corti e bianchi con frangetta racconta che ha tre figli: uno abita a Rimini, la femmina a Riccione dove lavora in un grande albergo, mentre l’altro maschio è in Ucraina. Dice che la guerra, il popolo ucraino e quello russo non la vogliano. E’ opera di Putin, questo Putin, che nulla ha a che fare con l’uomo della prima ora.