Addio a Giancarlo Maroncelli: grande oste, innamorato di Misano, uomo di idee.
Se n’è andato, primo aprile, questa notte a 76 anni dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Lidia e quattro figli, Mariangela, Gabriele, Giuseppe e Giacomo. E’ stato uno degli uomini che ha caratterizzato la vita sociale, del turismo e politica di Misano Adriatico e non solo a cavallo di due secoli. Forse la sua caratteristica migliore era la bontà e la capacità di farsi voler bene. Aveva ereditato dai genitori insieme al fratello Sanzio il ristorante pizzeria “La Stazione”, nel cuore di Misano. Come recita il nome si trova alla stazione ferroviaria. Un “Piccolo Bar” di metri due per due era diventato uno dei locali più blasonati e conosciuti della provincia di Rimini: di pesce e pizza. Chi scrive un giorno è a Rimini e si presenta ad un riminese. “Di dove sei?”. “Di Misano”. “Ah, noi veniamo sempre. Veniamo sempre alla ‘Stazione’ a mangiare il tagliolino di pesce al cartoccio”. Il testimone dell’oste è stato raccolti dai figli con non meno successo dei nonni e dei genitori.
Da giovane negli anni ’60, Giancarlo aveva fatto parte di alcune band musicali giovanili. La più famosa era quella dei “Ragazzi d’oro”. La passione per la musica non lo aveva mai abbandonato e ne parlava con grande affetto.
“La Stazione” per i misanesi e non solo era anche un luogo di ritrovo politico-culturale. Famiglia culturalmente socialista, Giancarlo era stato anche ad Hammamet per i funerali del loro leader Bettino Craxi. Nel suo locale si ritrovavano i misanesi di ogni fede che facevano politica attiva. Era solito dopo i consigli comunali (Giancarlo era anche stato consigliere comunale) finire alla Stazione per un boccone, Alcuni anni fa, Giancarlo aveva invitato Claudio Martelli, già ministro della Giustizia, già delfino di Craxi alla successione della sua guida, a presentare la sua autobiografia. Locale pieno, con simpatizzanti giunti da tutto la provincia. Altra idea forte di Giancarlo era fare della Romagna una regione indipendente dall’Emilia. Grazie a lui chi scrive ebbe l’onore ed il piacere di intervistare Stefano Servadei, parlamentare socialista ed esponente di spicco della Romagna come regione. Un giorno arriva una telefonata: “Ciao sono Giancarlo. Ti chiedo una cortesia. Dovresti intervistare Servadei. Ti do il suo cellulare…”.
Musicista, oste ed uomo di idee sul turismo misanese e provinciale. Aveva una visione di territorio e non solo di Misano. Aveva compartecipato all’istituzione della Segavecchia e dei presepi natalizi (che lo scorso anno, purtroppo, non sono stati allestiti
Caro Giancarlo, che la terra ti sia lieve.