Alessandro Di Virgilio è a Sanremo, prima ”voleva” fare musica, adesso la ”fa”.
Lo avevamo presentato l’anno scorso, su queste stesse pagine, 20 anni a giugno, napoletano di nascita, misanese d’adozione, ha uno strumento importante: la voce, la passione, ed uno straordinario potere, quello di comporre belle canzoni.
Esordisce con ”Scordami”, il singolo uscito a gennaio, e lo ritroviamo ad un contest a Sanremo, in qualità di ospite insieme ad altri artisti, nella categoria ”Disco d’argento”.
Dopo varie audizioni, Alessandro porta nella città del Festival, tutta la sua forza interiore, la sua dolcezza, il suo talento e i suoi sogni. Un vissuto a volte duro, lo ha costretto a crescere in fretta e le note lo aiutano a non essere uno dei tanti ragazzi senza futuro, anzi… Alessandro sogna le luci dello spettacolo e la sua musica e canzoni non tardano a svelare quella promessa di rivincita, quella ricompensa che sposa desiderio e ragione, una comunione di intenzioni e realizzazioni, come quella della preparazione di un brano da presentare l’anno prossimo a Sanremo, nella categoria giovani.
”Ho diversi brani in produzione, sempre in collaborazione con UpMusic di Milano, con cui ho pubblicato ”Scordami” e punto su un pezzo che va più verso una ballata. Presentare un mio lavoro sul palco più ambito d’Italia, con un’orchestra, anzichè una tastiera e basta, direi che è una vera rivoluzione. Per il momento vivo questa splendida esperienza sanremese, una settimana in cui ho modo di incontrare artisti affermati che seguo come Geolier, repper napoletano”, dice il nostro artista Di Virgilio.
Con chi vorresti cantare in coppia a Sanremo?
”Geolier senz’altro, poi con Mister Rain, Carillon che ho sempre cantato insieme a mia sorella e con Angelina Mango, Fila indiana. Mi piace scrivere testi che scaldano il cuore, che emozionano, che fanno scaturire dei sentimenti. Le canzoni devono risvegliare dei ricordi, si ascoltano per ritrovarsi dentro quelle stesse parole anche se scritte da altri, sia tristi che non, ma che in quel momento incontrano quel preciso stato d’animo. Attraverso le parole degli altri si scopre un po’ anche se stessi”.
Come si mantiene la notorietà?
”Suppongo che ci voglia costanza e studio, bisogna valorizzare il proprio lavoro e crederci…sempre! Contare su se stessi, puntare l’obiettivo, raggiungerlo e mantenerlo. Fantasticare va bene e ci porta tante idee romantiche, ma oltre a ciò ci vuole una certa lucidità per trovare le persone giuste che possono sostenerci. Fondamentale è poi il rapporto con il pubblico, farlo sentire importante, partecipe, costruendo un Fan Base dove potersi ritrovare. Fino ad ora ”Scordami” era un progetto in divenire, un primo ”disco” che non sapevo dove mi avrebbe portato, ora posso dire, invece, che sto entrando nel mondo dello show, mi sono svegliato una mattina e ho capito che la mia canzone piaceva e molto. Adesso, il mio compito è quello di mantenere l’equilibrio tra sogno e realtà”, commenta Alessandro.
Esiste veramente ”una scordami”?
”Eeeeee…, potrebbe essere, non essere, chissà… (n.d.r. sorride Alessandro), la canzone racconta di questi due ragazzi che stanno vivendo la fine della loro storia d’amore. Si sente ancora la sofferenza, c’è questo desiderio di lui di ”respirare”, ma non è la relazione che lo soffoca, l’oppressione è creata da se stesso…stanno bene insieme, in qualità di amici non di compagni, hanno un legame forte, però sanno che è ora di voltare pagina. Nella canzone ad un certo punto si incontra un ”cuore incustodito…”, e qui si ritrova tutta l’armonia dell’istinto, dello spirito e del corpo”.
Vivere, amare, aggrapparsi alla realizzazione interiore, rappresenta comunque una vittoria, a chi dici Grazie?
”Alla mia famiglia che mi ha sostenuto e mi sostiene, profondamente grazie a mia mamma che si commuove nel vedermi felice”, conclude Alessandro Di Virgilio.
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