Cattolica Open. Bel torneo l’Itf 25 ‘The Over’s Guys’ al Queen’s Club di Giorgio Galimberti.
Buona la seconda, ora lo si può tranquillamente dire prendendo a prestito un’espressione tipica dell’ambiente cinematografico. Dopo il brillante esordio sul palcoscenico internazionale di dodici mesi fa, anche la seconda edizione del torneo ITF Future maschile (montepremi 25.000 dollari), griffato quest’anno ‘The Over’s Guys’ e andato in scena sui campi in terra del Queen’s Club di Cattolica dal 16 al 22 giugno, va in archivio con indicazioni alquanto positive.
“Anche quest’anno la manifestazione si è confermata un successo dal punto di vista organizzativo e tecnico – sottolinea Giorgio Galimberti, direttore del torneo e deus ex machina del centro sportivo di via Leoncavallo tracciando un primo bilancio dell’evento – Come avevo già evidenziato nella conferenza stampa di presentazione, è motivo di orgoglio per noi aver avuto in gara tennisti di vari Paesi, come Germania, Spagna, Ucraina, Argentina, Brasile, Bulgaria, Romania, Svezia e India, a conferma che l’evento è stato apprezzato dai giocatori, così da far ulteriormente conoscere la nostra struttura e Cattolica pure al di fuori dei confini nazionali. Notevole è stata poi la qualità del cast di partecipanti, con una lista di iscritti davvero di valore, che ha portato a match molto spesso equilibrati e avvincenti fino alle battute conclusive. Dal punto di vista organizzativo la Federazione Internazionale ci ha fatto i complimenti per lo svolgimento lineare e senza intoppi dell’intera programmazione del torneo, questo grazie anche a uno staff ormai collaudato, che unisce passione e professionalità. Ci ha aiutato in questo, certo, il bel tempo, con una settimana di condizioni ideali, oserei dire quasi di troppo caldo, che comunque non ha scoraggiato gli appassionati, con un pubblico numeroso per tutta la durata del torneo”.
Torneo che ha visto protagonisti gli italiani (tre in semifinale), con Giovanni Oradini a succedere nell’albo d’oro ad Enrico Dalla Valle, piegando di misura in una sfida durata oltre tre ore Andrea Picchione, da anni ormai seguito dall’ex davisman azzurro. “Siamo più che soddisfatti dei risultati dei giocatori della nostra Academy – dichiara Galimberti – con la finale raggiunta da Picchione e il titolo conquistato in doppio dallo stesso Picchione con Francesco Forti, appena rientrato nel circuito dopo sei mesi di stop per infortunio. Alla fine organizziamo questo torneo anche per permettere di partecipare ai nostri giocatori di punta e in questo caso abbiamo conquistato punti importanti per la loro classifica e si è trattato dunque di un successo, a chiudere compiutamente il cerchio, assai apprezzato da me e da tutti i miei collaboratori”.
Apprezzamento espresso anche dai partner che affiancano Giorgio Galimberti e il suo team in questa avventura: “Abbiamo dedicato agli sponsor una serata di gala venerdì, con una cena veramente ben riuscita grazie al catering del Leardini Group, è stato un modo per ringraziare i partner per il loro determinante contributo alla realizzazione di questo evento e fare network anche in prospettiva futura”.
Già, perché l’intenzione è quella di alzare l’asticella e arrivare ad allestire un Challenger Atp. “Ribadisco che puntiamo ad un ulteriore salto di qualità e in tal senso le richieste sono state formulate, vedremo se riusciremo ad avere una data dall’Atp per il prossimo anno. Ci piacciono le sfide e, fin dall’inizio di questo progetto, abbiamo puntato in alto. Siamo strutturati per salire nel circuito superiore e speriamo davvero di poter annunciare per il 2025 – l’auspicio finale di Giorgio Galimberti – qualche novità in termini di crescita di montepremi e di tipologia di torneo”.