SPIEGA L’ESPERTO: rubrica a cura di Daniela Sammarini
Per rispondere a questa domanda, crediamo che tenere a mente la definizione di orientamento possa aiutarci. Come sappiamo, orientare significa volgere verso una direzione, determinare la propria posizione rispetto a dei punti di riferimento. In senso figurato, capire come comportarsi in una certa situazione.
Nello specifico, l’orientamento scolastico include tutte quelle azioni finalizzate a favorire il pieno sviluppo della persona in vista del proprio progetto formativo e occupazionale. Azioni che sono fatte da insegnanti, genitori ma anche psicologi, e che, in ogni caso, al centro di tutti questi interventi, debbano essere messi i nostri ragazzi.
Ed è il nostro primo consiglio: aiutare i propri figli a posizionarsi al centro, spingendoli a mettersi in ascolto di se stessi, a domandarsi che cosa si voglia fare da grandi, ad ascoltare le proprie personali vocazioni, le attitudini, gli interessi, a misurare la loro motivazione nel perseguire una meta, la loro meta.
E’ fondamentale quindi la conoscenza di sé, delle proprie aspirazioni e delle proprie capacità per indirizzare una scelta consapevole del proprio percorso scolastico. Perciò consigliamo ai ragazzi di ascoltarsi e chiedersi quale sia la materia dove si sentono più sicuri, quella dove riesce facile lo studio, la materia che proprio amano di più. Tale tipo di ascolto è un momento essenziale che precede qualunque momento di cambiamento che ci accingiamo a vivere.
Cerchiamo poi di conoscere non solo noi stessi, ma anche la realtà che ci circonda, iniziando una ricerca sull’offerta formativa del territorio, selezionando in primis le scuole vicine al proprio comune di residenza, e scoprendo quale sia di ognuna l’offerta formativa.
Successivamente valutare se le materie di studio sono di proprio interesse, se sono le nostre materie “preferite”, capire quali siano gli sbocchi lavorativi di quella determinata scuola e porsi anche delle domande su come raggiungere ogni mattina la scuola, quindi valutare il tragitto e il tempo necessario. Quest’ultimo sembra un aspetto poco determinante, ma posso essere disposto a fare anche un’ora di treno ogni mattina, solo se la scuola che devo raggiungere, è spinta da una forte motivazione alla base!
A pensarci bene, ci renderemo forse conto come non sia qualcosa di poi così tanto differente da ciò che capita a ciascun adulto che si rimette in gioco cambiando, per esempio, lavoro, azienda oppure città.
Chiunque si trovi in una fase di cambiamento, prima di intraprendere un passo, si orienta verso la direzione che in quel momento sembra migliore.
Può capitare ai ragazzi, come anche agli adulti, però di sentirsi confusi, indecisi, spaventati dall’idea di non saper scegliere e le reazioni sono le più diverse: disinteresse verso la questione, sottovalutazione del peso della scelta, accondiscendenza ai pareri degli adulti di riferimento, sottomissione alle scelte prese dai genitori, per citarne qualcuna. Quando ciò avviene, riteniamo essenziale tenere a mente che lo stesso obiettivo può essere raggiunto anche attraverso strade diverse: esiste la possibilità, ad esempio, di cambiare idea rispetto al proprio percorso di studio, o professionale. La scelta della scuola superiore è una scelta importante, ciascun percorso è personale e fa la differenza: cambiare idea in corso d’opera non è un fallimento, ma una preziosa occasione di crescita in cui si cerca di ricalibrare la propria bussola per ri-orientarsi.
Scuola e famiglia, insegnanti e genitori possono quindi favorire con il dialogo e l’ascolto dei momenti di condivisione rispetto ai sogni e alle paure che i ragazzi hanno. Queste crediamo siano le risorse principali con le quali affrontare questo delicato momento: ascolto e dialogo.
L’orientamento scolastico è, per concludere, un processo di consulenza e supporto, un intervento complesso che si rivolge agli studenti già a partire dalla scuola dell’infanzia e poi di seguito, ma anche a studenti universitari e adulti in cerca di sbocchi professionali e a tutti coloro che si trovano a intraprendere un percorso di cambiamento. Talvolta affidarsi ad un professionista specializzato come uno psicologo può consentire di trasformare un momento di confusione e smarrimento, in un’occasione per ascoltare se stessi e sviluppare le proprie potenzialità, mentre si cerca una risposta al “che cosa voler fare da grande”.