Domenico Federici, in vacanza a Riccione dal 1947… aveva un anno.
Festeggiato alla spiaggia 53, l’assessore Mattia Guidi ha consegnato il riconoscimento di “Ambasciatore di Riccione nel mondo” a Domenico Federici di Fiano.
Correva l’estate 1947, aveva appena un anno quando la prima volta arrivò a Riccione con i genitori di ritorno dalla Libia. Ieri mattina a mezzogiorno, Domenico Federici ha ricevuto il riconoscimento di “Ambasciatore di Riccione nel mondo” dall’assessore al Turismo Mattia Guidi, l’omaggio per la lunga amicizia e l’affetto dei turisti per la città. La consegna dell’attestato è avvenuta alla Spiaggia 53 della famiglia Casadei, scelta da tantissimi anni per trascorrere le vacanze. Rossano Federici, figlio del signor Domenico, ha voluto così festeggiare un filo ininterrotto di ricordi ed emozioni lungo settantasette anni, con questa bellissima iniziativa che ha colto di sorpresa il padre.
Il legame tra Riccione e Domenico inizia nel 1947 quando lui aveva appena un anno di vita. “I miei nonni rientravano in Italia dalla Libia, mio padre è nato a Tripoli il 19 agosto 1946 – racconta Rossano Federici -. Si fermarono a Riccione perché qui viveva una zia che aveva sposato un riccionese, il signor Alfonso Fantini, proprietario di un negozio di profumi in viale Trento e Trieste. Mio padre restò con gli zii, mentre i miei nonni rientrarono a Milano che era stata devastata dalla guerra. Visse a Riccione con loro per circa un anno e mezzo, poi la zia venne a mancare giovanissima, ma il legame con lo zio Alfonso e la città di Riccione proseguì, anno dopo anno, ogni estate fino ad oggi.”
Dagli anni ‘50, i ricordi più belli del signor Domenico si intrecciano con quelli del mare e della famiglia Casadei, quando veniva a Riccione per le vacanze estive o per qualche breve weekend, prima con i genitori, poi con gli amici del cuore e infine con la moglie Wanda e il figlio Rossano. Ci sono i momenti felici con mamma e papà, le risate di gioventù, le gioie di una famiglia appena formata: il pensiero ruota sempre intorno a Riccione che Domenico considera una seconda casa e che apprezza soprattutto per l’accoglienza tipicamente romagnola.
“Quando lo accompagno per una passeggiata al porto gli si illumina il viso – continua Rossano -. Sicuramente ricorda il nonno o lo zio che da bambino lo portavano a vedere le barche e i pescatori”. Nel racconto che ripercorre a parole un legame così profondo con Riccione ci sono anche le partite a carte con il padre e lo zio di Diego Casadei, Renzo e Luciano, che gestivano lo stabilimento balneare, continuando una tradizione familiare che li ha visti impegnati sulla spiaggia per diverse generazioni. E anche le serate nelle balere della zona Abissinia, gli spuntini nei chioschi di viale Gramsci, dove una fetta di anguria o una piadina aggiungevano quel sapore unico e irripetibile alla bella vacanza riccionese.
La consegna dell’attestato di “Ambasciatore di Riccione nel mondo” è stata accolta con gioia e forte emozione dal signor Domenico. All’iniziativa era presente anche Diego Casadei, che insieme a Rossano Federici ha orchestrato la sorpresa, rendendo il momento ancora più speciale.