“Effetto bazar”, nuovo regolamento comunale sul commercio per limitarlo al massimo a Riccione Paese.
La sindaca Daniela Angelini annuncia un progetto pilota: “Si tratta di un’area perimetrata come centro storico e potremo andare in deroga alle normative nazionali. Successivamente, grazie alla nuova legge regionale, potremo estendere le nuove regole anche ad altre aree della città”. Obiettivo: promuovere un maggiore decoro e innalzare la qualità dei prodotti in vendita
L’amministrazione comunale di Riccione, attraverso lo strumento del Tavolo del commercio a cui prendono parte tutti i rappresentanti delle associazioni di categorie cittadine, intende dare una risposta concreta alla domanda di rilancio degli assi commerciali riccionesi.
“Partiamo con Riccione Paese – lo ha annunciato oggi la sindaca Daniela Angelini, incontrando i rappresentanti delle categorie al Tavolo del commercio – in ragione del fatto che si tratta di un’area già perimetrata come centro storico: andando in deroga alle normative nazionali, possiamo stabilire delle nuove regole, più stringenti in un’area delimitata della città”.
Le nuove regole verranno scritte in dialogo con i rappresentanti delle categorie al fine di definire i settori merceologici ritenuti adeguati e quelli che non lo sono. Quello del Paese sarà un progetto pilota che poi potrà essere esteso anche ad altre aree della città.
“Successivamente, parallelamente al rinnovamento di viale Ceccarini e dell’area del centro, potremo adottare le stesse regole anche nel cuore della città. Dobbiamo però tenere conto che, non trattandosi di un centro storico ad oggi non avremmo avuto gli strumenti per intervenire, ma grazie alla nuova legge regionale che ha introdotto gli hub urbani e di prossimità, avvieremo a breve anche per gli altri principali assi (viale Ceccarini, viale Dante e viale San Martino) una nuova pianificazione commerciale volta alla riqualificazione”, aggiunge infatti la prima cittadina Angelini.
Il questionario somministrato agli esercenti
Al fine della redazione del nuovo regolamento, nei giorni scorsi è stato sottoposto agli operatori commerciali, artigianali e imprenditoriali di Riccione Paese un questionario volto a definire un quadro conoscitivo della realtà socio-economica del quartiere. Il questionario, realizzato e somministrato da Fabio De Ponti, consulente a cui si è rivolta l’amministrazione comunale per la stesura del Piano del commercio, ha toccato aspetti diversi e interconnessi del quartiere così come vengono percepiti, nelle loro criticità e nei punti di forza, dai commercianti e dagli imprenditori locali.
Il questionario ha toccato aspetti diversi quali l’area urbana, per la quale si chiedeva una valutazione sugli edifici, sull’arredo urbano e l’illuminazione, la viabilità, i parcheggi e i rifiuti, le attività merceologiche che valorizzano l’identità dell’area, gli orari di apertura e chiusura, i dehor. Alcune domande erano rivolte anche al tema del verde pubblico, agli eventi e alle ricorrenze che si svolgono nel quartiere. Il questionario si chiudeva con la richiesta di suggerimenti per la redazione del nuovo regolamento del commercio. Fabio De Ponti ha attualmente raccolto 27 risposte che hanno dato già alcuni spunti di riflessione. Dal quadro generale che emerge da una primissima analisi, per la cui redazione completa De Ponti auspica l’acquisizione di almeno una quarantina di risposte, si evidenziano alcuni temi condivisi e comuni: il rispetto della velocità veicolare lungo il corso, il potenziamento dell’illuminazione pubblica, il verde pubblico e lo stile delle facciate del borgo che dovrebbero dare un’identità precisa al quartiere.
Le risposte al questionario, che sarà sottoposto agli altri quartieri della città, dovrebbero restituire un quadro significativo delle aree commerciali urbane di competenza con lo scopo di identificare le linee comuni e le priorità sulle quali redigere il nuovo regolamento.